Dettagli Recensione
Davvero un bel libro
Il primo romanzo di Antonella di Martino “Diecipercento e la gran signora dei tonti”, edito da Autodafe’ Edizioni, e’ davvero un gran libro.
Cucito gentilmente su un’Italianita’ moderna, la storia - quasi una favola moderna con tinte noir - attinge a temi e valori trasversali a tutte le culture: vendetta, rimorso, amore, amicizia, rivalita’, famiglia.
Con una scrittura pulita e scorrevole, che ricorda il migliore Gianni Rodari, questi elementi costruiscono e si sviluppano attorno al personaggio principale della storia, Diecipercento - o “Dieci”, come lo chiamano i famigliari – e si espandono su Margherita sua nipote.
La storia, brevemente, comincia col funerale di Diecipercento, morto per un colpo di fucile esploso da uno sconosciuto, e sua nipote che decide di indagare sui motivi dell’omicidio. L’anima di Diecipercento decide di seguire Margherita e, mentre gli eventi si susseguono e diventano sempre piu’ chiari, la storia si apre sul passato di entrambi e lo espone al lettore, a volte amaramente, a volte in maniera retorica.
Il viaggio dei protagonisti e’ avvincente, e non sorprende che a volte si interrompa la lettura e si pensi a quale sarebbe stato il nostro ruolo (o contribuito) nelle varie situazioni che si incontrano. Questo non e’ accidentale, lo stile di scrittura e’ particolarmente studiato per questo e, con un occhio alla tradizione favolistica, sara’ facile trovarsi a parteggiare per un personaggio o un altro, impazienti di arrivare alla fine della storia.