Dettagli Recensione
QUESTA STORIA. Che meravigliosa storia.
Lo so, Baricco non piace a tutti. C'e' chi ritiene che sia troppo pieno di sè e che dalla sua scrittura trapeli il suo presunto narcisismo letterario.
Io che lo amo come scrittore non convengo, ma ognuno la pensa a modo suo ovviamente.
Questa premessa per dire che QUESTA STORIA e' - pur essendo palesemente marchiato dall' inconfondibile penna dell'autore - uno dei suoi romanzi in cui la forma, quella scrittura immaginifica ed eccentrica, passa in secondo piano rispetto al contenuto.
C'e' tanto in questo splendido libro. Questa storia, non e' solo una storia. Tante storie, in una storia.
A PARTIRE DALL'ANNO 1904 .
Ultimo Parri, figlio di Libero Parri e Florence, anni sette.
Un ragazzino magro, gracile, occhi grigio cenere, grandi orecchie. Un'ombra d'oro.
Perche' Ultimo e' un bambino cui la gente non sa resistere, e' speciale, si distingue, stare accanto a lui e’ qualcosa di diverso, qualcosa in piu’.
Ultimo e la sua strada. Ultimo ed il suo sogno.
Libero, suo padre. Uomo di fatica che vende il suo tesoro, le sue mucche, per comprare le radici di un sogno. Perche' lui e' nato per quello e la gente e' davvero viva quando riesce a a fare cio' per cui e' nata.
Florence, bella nei suoi abiti da contadina asseconda il suo uomo, perche' amare non e' distruggere i sogni degli altri.
FRONTE ITALIANO, 1917- Caporetto.
Trincea. Baionette. Granate. Freddo. Fame. Terra. Morti. Tanti. Giovani.
Una lettere in tasca che verra' consegnata da qualcun altro , forse macchiata di chiazze porpora : " Padre vi ringrazio. Grazie per avermi accompagnato al treno, il mio primo giorno di guerra. Grazie per non avere mai pianto. Grazie dell'odore di castagne, quando tornavo dal collegio. Grazie per i giorni e gli anni. Mille volte grazie. Per sempre ".
Giovani uomini ingoiati dalla morte pur uscendo vivi dalla trincea, pur sopravvivendo alla guerra, pur salvandosi dalla prigionia.
2 APRILE 1923 - ELIZAVETA.
Ultimo ed Elizaveta. L'amore, visto dalla peculiare prospettiva di Baricco.
Vi sentirete eccitati, contrariati, inteneriti, scandalizzati da questa donna.
La strada di Ultimo e' una strada con curve e colline che non lascia indifferenti, bisogna viverla a tutta velocita', volare, alzarsi da terra, farsi strattonare dalla forza centrifuga pur mantenendo i piedi ben appoggiati al suolo.
Un libro bellissimo, da un autore che ha voluto unire storia e fantasia, sogni e vita, passato e immaginazione in un racconto intenso, che lascia inevitabilmente il segno.
Mi sono stupita che questo titolo non fosse inserito nel network. Inspiegabile. Un sito cosi' bello non puo' essere che vetrina per un romanzo come questo.
Buona lettura
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Commenti
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Effettivamente non c'era nemmeno la scheda. Che strano.
Come mai !
Dai , prova con Novecento... E' breve, lì capisci subito se sei un tipo Baricco o no.
Io sono un tipo MOLTO Baricco.
Per questo la tua recensione mi incuriosisce ancora una volta, deve esserci e se c'è voglio trovarla, la chiave per capirlo e non avere sempre quella sensazione di già letto e di già sperimentato. Grazie C.U.B
Sai, io credo che su un autore come Baricco ci sia poco da discutere , nel senso che e' un insieme di emozioni piu' che altro, o si e' predisposti a lui oppure no, per questo si trovano pareri opposti.
Io mi sciolgo come la neve aprendo a caso un suo libro qualunque- ne ho letti parecchi - credo quindi che se Seta e Questa storia non ti sono piaciuti ci sia poco da fare, non sei portata per Baricco.
E' possibile, io lo capisco, non credo ci sia una chiave di lettura.
E' come - per assurdo - l'effetto di un quadro di Picasso. C'e' chi ne vive l'estasi e chi (come me) resta indifferente .
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non conoscevo questo titolo....