Dettagli Recensione
Venuto al mondo ovvero La Vita
Ho osato troppo.
Perché a meno di sedici anni cosa posso sapere della vita? Già, la vita. Venuto al mondo è vita. Una storia di gioia, dolore, sofferenza, paura, amore. Terrore e Speranza. C'è tutto questo e molto altro. C'è la vita che si condensa in ritratti, in figure. In ventri. Quello di Gemma, quello di Aska e Sarajevo. Un ventre dilaniato dalla guerra, ferito, teatro drammatico di morte e di nascita. Di passato e futuro.
Ho osato troppo.
Perchè sono uomo, sono nato così. Venuto al mondo è nato donna, è Gemma. Una donna, una moglie, e "un ventre sterile che cammina". Non l'ho sempre capita, ho provato, ma cosa ne posso sapere io di maternità? Cosa posso sapere della disperazione di una non-gravidanza, della rabbia e del dolore? Pietro. Diego. Gemma.
Ho osato troppo.
Perchè non ho saputo affrontare il libro di cuore. L'ho fatto di testa, e ho sbagliato. Ma la Mazzantini ha rimediato per me. Ogni pagina, ogni parola è stata una lama. Un fendente di vita, che ha trafitto e marchiato. Le parole non sono scivolate via. No. Si sono impresse, indelebili. Frasi di vita, di sentimenti, di drammatica verità. Verità. Sì, quella mascherata dalla quotidianetà, dalla mente che si rifugia nel falso per non affrontarla. Dalla follia di una guerra, dalla pazzia umana. Verità, drammatica, sconcertante. Emblema della realtà.
Ho osato troppo, ma non me ne pento.
Non mi pento, perchè leggendo ho vissuto un'altra vita, anzi. Molte vite. Quelle dei Sarajeviti, dei profughi, dei cecchini, dei soldati. Ho respirato la polvere degli edifici distrutti, odorato il profumo del mercato prima dell'esplosione. Ho visto un bambino blu. Morto. Ho visto Amore, affetto, solidarietà. Odio.
Non ero preparato per questo, non per tutta questa sofferenza.
La Mazzantini è grandiosa: ha saputo osservare, immedesimarsi, interpretare. Le frasi mai nette. Immagini evocative. Sfumature. Fotografie riflesse nelle pozzanghere della vita. Le fotografie di Diego. E Pietro.
L'affresco drammtico di una guerra. Imprevedibile come la vita. Un guazzabuglio instabile, come le emozioni. L'abnegazione e lo sconforto. Gemma.
Venuto al mondo lascia il segno, perchè parla di vita, parla di sentimenti. Parla di tutti noi. E di qualcosa più grande di noi. Pagine taglienti, cicatrici non rimarginabili. Odio. Amore. Poesia. Questo è Venuto al mondo. La nostra vita.
Io non l'ho capito fino in fondo, non ci sono riuscito. Ma nonostante tutto, ogni pagina è stata un mattone, un frammento di esistenza. Di cuore. Di mente. Di corpo. Di noi. Questo libro è troppo grande per essere recensito. Sento di non aver scritto niente. Ma ho capito. Ho capito che bisogna ringraziare che ........ sia venuto al mondo. Completate i puntini come meglio credete.
Sotto troverete "Lettura consigliata": Sì-no. Perchè questo non è un libro per tutti. E' per pochi uomini. Per molte donne. Ma non per tutti. Forse sbaglio. Ma la mia mente dice così. Il cuore è rimasto a Sarajevo.
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Commenti
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Molto profonda e sentita!! Bravissimo!
Un giorno leggerò anch'io questo libro =)
Bellissima recensione, per un bellissimo libro. Senza sesso, per me .
Uomini o donne che siano, questo libro e' per chi si commuve, per chi si immedesima, pe chi si emoziona tra le pagine di un libro. Tra le storie di altri uomini , tra le storie di altre donne.
Bravissimo !
Credimi ho difficoltà a esprimere quanto mi sia piaciuta:intensa,toccante,matura.
Dirti bravo è troppo poco!
Credo di dover dare ragione a Dany quando dice questo libro è Gemma, questo non vuol dire che un'uomo non lo possa apprezzare, anzi, però capirà meglio altri aspetti e non il desiderio di un figlio che non arriva che io trovo sia la chiave più giusta di lettura, apprezzerà lo stile, le descrizioni della guerra e l'approfondimento dei vari personaggi ma credo non possa entrare dentro al libro al 100%.
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Che dirti Dany , questa volta il bravo il non basta perchè hai ragione "venuto al mondo" è donna ma tu hai saputo farlo anche un pò tuo.