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l'arcobaleno dell'adolescenza
Chi non si ricorda i tempi del liceo? Così belli, ma così terribili, così entusiasmanti... ma anche devastanti a volte...il liceo è davvero una scuola di vita e a pensarci bene la domanda sorge spontanea: come siamo riusciti a superare indenni quegli anni??
Leggendo questo libro sembra di ritornare ai vecchi tempi della scuola, giri una pagina e sei lì che ti prepari per l'interrogazione di filosofia, o aspetti di entrare a scuola...o insulti il professore o litighi con un compagno di classe: la solita routine insomma! Questa è una grande capacità dell'autore ("l'inguaribilmente prof. il Sognatore") perchè, grazie al suo stile e al suo linguaggio semplice, riesce a far si che, qualsiasi sia l'età del lettore, egli possa tornare indietro nel tempo, immedesimarsi nei protagonisti o quanto meno possa entrare a far parte di quella giungla che viene definita classe...si è di nuovo un adolescente con i suoi problemi esistenziali...il primo amore non ricambiato in primis...e questa tavolozza di colori, questo arcobaleno che si riverbera nella storia ti fa riflettere, ti fa affrontare e rivedere la realtà di tutti i giorni diversamente, con quegli occhi di sedicenne che tutti abbiamo avuto, quando le cose erano solo bianche e nere e rosse (l'unico colore dell'amore ovviamente).
Una storia commovente si, ma non triste...leggendo il romanzo si intuisce come andrà a finire, si capisce come nel corso di un anno scolastico tutto possa cambiare, ogni certezza crollare per dare spazio ad altre.
E' una storia di crescita spirituale e di maturazione...una storia che ti fa capire, o ricordare se ce ne fosse bisogno, che nella vita ci sono vari colori e varie sfumature: il verde, il giallo, il blu...non ci si deve fossilizzare su un colore, bisogna vivere come se ogni giorno fosse l'ultimo, per non avere rimpianti e perchè si...in fondo la vita vale la pena di essere vissuta!