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La variante Luneburg
Quale sarà la prossima mossa e quale quella del mio avversario e quale ancora la mia successiva sulla scacchiera...questo è l'atteggiamento che ho avuto durante la lettura del libro.
L'inizio è scandito da una morte inaspettata, omicidio o suicidio, e chi sa rispondere? Si avanza nella lettura come in una studiata partita a scacchi, sarà questo gioco il comune denominatore della trama.
Il contenuto è elevatissimo, si parla di scacchi, di lager tedeschi, dell'eterno conflitto tra il bene ed il male, alla fine il male è odiosamente vincitore perchè ricordate che in conclusione di una guerra non ci sono mai vincitori né vinti, si perde tutti...come in una partita a scacchi durante la quale gli avversari si disintegrano a vicenda, con mosse a volte anche prevedibili ma sicuramente distruttive che però portano ad una "patta".
Purtroppo il ritmo è decisamente lento, troppo riflessivo e questo ne fa decadere la votazione in piacevolezza, seppure la voglia di scoprire chi viaggia in quel treno con il protagonista e cosa ha da raccontargli invoglia il lettore con lo sfogliare delle pagine.
Alla fine sarà una mossa di scacchi quella componente che ci condurra alla verità, letale, come un veleno iniettato in vena, sotto forma di liquido di contrasto, che è possibile osservare mentre giunge al cervello portandoti a capire che la fine è giunta.
Sono un po' deluso perchè im aspettavo un altro tipo di libro giallo ma anche "La variante Luneburg" andava letto.
Buona lettura a tutti.
Syd
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