Dettagli Recensione
Amata solitudine
E' un libro strano e lacerante che pur gravido di contenuti non perde la "leggerezza" dell'opera prima. La narrazione stenta a partire ma se si superano indenni le prime trenta pagine lo si legge d'un fiato. Se ci si ferma ad una lettura superficiale sembra un'osanna all'emarginazione ma in realtà non è così. E' invece un inno alla consapevolezza della diversità. Diversità che non è vissuta dai protagonisti come un handicap ma come un'identità da salvaguardare e da difendere dall'ovvio della normalità canonica. La solitudine che inevitabilmente ne deriva è un isola su cui i protagonisti, ognuno per proprio conto, hanno deciso di vivere. Sono due onde anomale che si sfiorano ma che non si incontreranno mai. Questo perenne loro battere e levare alla fine è salvifico perchè li costringe a trovare quel briciolo di normalità che finirà per inserirli, anche se parzialmente, negli affetti familiari.