Dettagli Recensione
Il tempo, questo tiranno
Prima lettura di Benni, prima impressione: divertimento e riflessione al contempo. Impossibile non ripercorrere le follie linguistiche, le caricature, la dialettica canterina di un autore che si fa subito apprezzare per un genio creativo imparagonabile. A questa forte impressione, si affianca l'approfondimento di una certa visione del mondo e l'esperienza personale che matura come una biografia rivista tra le pagine d questo romanzo. C'è la vita tranquilla del paesino di montagna che nell'infanzia del protagonista e dell'autore è puro, incontaminato, scevro da tecnologie e presunte evoluzioni. L'adolescenza segna il distacco e viene affiancata dalla trasformazione, la lotta sociale e politica, gli interessi di pochi che sovrastano le piccole comunità e la modernità che con la violenza soffoca la tradizione e il senso di appartenenza ai luoghi. Qui il divertimento lascia spazio a una denuncia che resta sottesa in tutto il romanzo, nonostante la fantasia e la propensione all'esagerazione dell'autore.
Ho trovato questo libro spettacolare, ma anche intimo. Soprattutto perchè parla a tutti noi dell'inevitabile trasformazione che è da intendersi sia come crescita e passaggio obbligato nella vita di ciscuno di noi, sia come involuzione nel senso politico e sociologico di una cultura massista e industriale che non rispetta i piccoli centri, le tradizioni e la natura, grande protagonista di quest'opera e prima vittima dell'avidità umana.
Consigliatissimo.