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La lunga vita di Marianna Ucrìa
 
La lunga vita di Marianna Ucrìa 2012-05-01 17:17:39 Marghe Cri
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Stile 
 
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Marghe Cri Opinione inserita da Marghe Cri    01 Mag, 2012
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Marianna, forte e moderna

Una bimba silenziosa, riservata, sembra persino ritardata, la piccola Marianna.
Fino ai quattro anni era stata una bimba normale, parlava ed udiva, e nelle sue orecchie risuona ancora il ricordo della voce un po' spezzata del signor Padre, uomo amatissimo, e di quella leggermente roca della signora Madre, col suo profumo di tabacco da fiuto.
Diviene sorda all'improvviso e si chiude in un suo vivacissimo mondo muto, sviluppando un carattere deciso e volitivo.
Imparerà a comunicare scrivendo e facendosi scrivere le parole che non può più sentire e, caparbia e volitiva, costringerà chi gli sta intorno ad accettare questo complesso modo di comunicare.
Quale futuro per una ragazza nobile e graziosa, ma invadila, in una Sicilia della prima metà del Settecento? Neppure il convento la potrà accogliere e così il signor Padre la dà in sposa, appena adolescente, ad un vecchio zio.
Anni di amplessi subiti nella notte, senza tenerezza né desiderio. Figli nati uno dopo l'altro senza aver mai provato amore né piacere. Poi, improvvisa, la passione per il giovane Saro, che le fa scoprire che al mondo c'è di più del dovere e dell'accettazione: c'è il desiderio, il piacere, l'amore.
Marianna è un personaggio che esce dalle pagine e diviene reale, tangibile: la prosa della Maraini è essenziale e vibrante nel disegnare l'immagine di questa sua antenata con amore e rispetto.
Un libro veramente bello: l'ho letto tre volte, negli anni, ed ogni volta ho trovato sfumature che mi erano sfuggite, o forse è la mia maturità che cambia e mi fa cogliere aspetti diversi di questo personaggio affascinante.


[...]
Lo sguardo alle volte può farsi carne, unire due persone più di un abbraccio. Così Marianna e Saro, all'interno di quella vetturetta strettissima sospesa fra due muli e ciondolante sul vuoto, si lasciano cullare dal movimento, fermi incollati ai loro sedili, mentre gli sguardi corrono dall'uno all'altra commossi e inteneriti. Né le mosche né il caldo né le scosse riescono a distrarli da quel fitto scambio di aspre delizie
[...]

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Commenti

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ottima rece, Marghe !!!!
In questi ultimi mesi mi sto appassionando tanto alla Maraini e penso che quanto prima rileggerò questo romanzo, in quanto a suo tempo, non l'ho colto appieno....
Sai Silvia, questo é uno di quei libri che piú lo leggi e più sembra bello. Buona lettura. :-)
In risposta ad un precedente commento
EvaBlu
04 Mag, 2012
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Io ce l'ho ma non l'ho mai letto... Mi sa che merita! :) brava!
Sí Eva, almeno per me é un libro bellissimo !
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