Dettagli Recensione
La favola di Natale
La favola di Natale è stata scritta da Guareschi
durante la prigionia nei campi di concentramento, nell'inverno del 1944, per allietare i compagni durante il loro secondo Natale da deportati. Muse ispiratrici dell'autore sono state: la Fame, il Freddo, e la Nostalgia. Un racconto delicato, pieno di ironia e speranza, una favola fatta di amore e coraggio, nonostante la disperazione, la fame, l'incertezza e la morte sempre in agguato. Questa favola è una poesia perenne, fusione perfetta di reale e fantastico, oscillare misurato fra commozione e celia. Bellissimi i disegni realizzati dallo stesso Guareschi, che inframmezzano il racconto. La scelta di accostare parole e immagini non è, a mio avviso, una rinuncia al potere evocativo della scrittura, ma una scelta che implica il riconoscimento dell’insufficienza delle parole di fronte a fatti come la morte, il dolore e la sofferenza.
Buona lettura:)