Dettagli Recensione
Chi sta solo è meno di uno
Il protagonista di questo romanzo, fatto di capitoli brevissimi, di istantanee, è un luogo, un quartiere di vicoli a Napoli, Montedidio, un rilievo di tufo abitato da millenni. E in un libro così breve sono mille le immagini di questo luogo: l'odore di mare, i pescatori che tirano le funi delle reti, i venditori di polpi e di olive, i fili del bucato che fanno a strisce il cielo del mese di agosto, le voci degli ambulanti. E' bellissimo lo stile, pieno di veraci espressioni napoletane, che si contrappongono a un italiano, decisamente in secondo piano, perchè è una lingua quieta, che se ne sta buona dentro i libri, mentre il napoletano è una lingua viva e brillante. I pensieri si devono sfogare, devono trovare un buco per uscire e in queste pagine esprimono la fortuna di essere figli e amati.
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Mi ha commossa ed emozionata e ne amo il ricordo.
@ C.U.B.: Leggilo, subito subito! Ma piano piano...
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