Dettagli Recensione
Chi salverà il mondo?
L'improvviso crollo della piramide di Cheope fa emergere lo Zed: impalcatura monolitica, spina dorsale dell'antico monumento. All'interno dello Zed vengono ritrovate alcune antiche tavole scolpite in una lingua sconosciuta.
Il mondo trattiene il fiato. Siamo nel 2012, l'anno che l'antico calendario Maya indica come l'ultimo della civiltà umana.
Forse le tavole contengono la ricetta per salvare il mondo e l'umanità?
Uno studioso italiano viene chiamato dal Curatore delle antichità egiziane per tentare la traduzione del linguaggio sconosciuto.
Da qui una serie di peripezie, un intreccio avventuroso che tirerà in ballo, per la finale comprensione del messaggio, la filosofia ermetica e quella platonica, Giordano Bruno e Michelangelo, la fisica quantistica e la psicologia.
L'autore, alla sua prima prova, dimostra talento e fantasia nello sviluppo dell'azione e dell'intreccio, anche se la prosa, semplice e scorrevole, dimostra di essere un po' acerba, soprattutto nella ridondante ripetizione di alcuni concetti.
È comunque un libro piacevole nato da un'idea intrigante.
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La grande piramide si era separata, si era letteralmente aperta in due. Aveva ricevuto la notizia dalla televisione, nel suo appartamento di Parigi, soltanto sei ore prima e subito aveva capito che doveva andare, ci sarebbe stato tempo per spiegare la sua assenza all'università dove era impiegato come ricercatore e professore di lingue e civiltà scomparse. Doveva andare, troppo tempo della sua vita era stato speso sognando di scoprire qualcosa di nuovo riguardo a quelle civiltà misteriose, sapeva che quella era la sua occasione, semplicemente lo sentiva.
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