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Dove eravate tutti
 
Dove eravate tutti 2012-04-02 12:13:47 lorenzamondina
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
lorenzamondina Opinione inserita da lorenzamondina    02 Aprile, 2012
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un libro senza identità

Un cumulo di accenni, appunti e nozioni. Qui non c’è altro che un abbozzo: se di romanzo, di saggio storico, saggio emotivo o cos’altro, decidetelo voi.
Perché c’è una storia, quella della famiglia Tramontana, solo accennata, poco approfondita, poco delineata nei personaggi e nelle vicende.
Poi ci sono i fatti pubblici, i fatti e le vicende della storia, ma riportare la copertina di un giornale e dire che è successo il tale fatto non vuol certo dire connettere la storia privata con la storia pubblica.
Questo è nozionismo, anche abbastanza sommario, secondo me.
E poi c’è tutta quella accozzaglia di riflessioni (se posso permettermi, banalità) ripetute più e più volte, nello scorrere delle pagine: la parte su Berlino, a proposito, è sicuramente la più noiosa ed inconcludente.
Un po’ troppo poco per definire un libro “bello”.
Senza contare poi la dilagante ossessione del nostro tempo, che mi sembra abbia ben attecchito anche con l’autore di questo libro: Berlusconi e la necessità, apparentemente imprescindibile, di citarlo, di averlo sempre appiccicato addosso e in testa.
Di Paolo ci ricorda tante, troppe volte, la longevità politica di Berlusconi come dato di fatto, sfondo della sua vita, del suo primo bacio, della sua prima volta, ecc. ecc.
E quindi?
Perché non si capisce: non è filoberlusconismo, perché non ne tesse le lodi e non si spreca in arte divinatoria, ma non è nemmeno antiberlusconismo, perché, come per tutte le altre cose di questo libro, non analizza, non spiega, non motiva, non prende posizione.
Ripete incessantemente “la mia vita ha avuto come sfondo sempre Berlusconi”: e allora? Vorrei chiedere a Di Paolo.
Personalmente preferisco pensare alla mia vita indipendentemente da quale leader governa o ha governato: non mi interessa sapere chi governava quando ho dato il primo bacio!!!
Alla fine di tutte queste considerazioni concludo dicendo che non mi è piaciuto, e non l’ho capito. Forse le due cose sono correlate, se ne avessi compreso l’intento magari l’avrei apprezzato di più…o magari no…ma tant’è.

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Commenti

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rivendell
02 Aprile, 2012
Ultimo aggiornamento:
02 Aprile, 2012
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C'è un sacco di gente che, nel bene o nel male, ha la fissa di Berlusconi...poveri loro!
Posso capire ricordarsi una canzone legata al primo bacio...ma Berlusconi!!!
forse, ma è solo un'ipotesi la mia, chi ha quella "fissa" ce l'ha perchè avrebbe voluto essere governato e rappresentato da una persona per bene...
potrebbe essere per quello...

concordo sul pessimo ricordo collegato al primo bacio..
brrrrrrrrrrrrr...
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rivendell
02 Aprile, 2012
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Son d'accordo con te, anch'io avrei preferito qualcun'altro, purtroppo capita che si vincano le elezioni anche perchè, dall'altra parte, si fa di tutto per perderle...
Anch'io non sopporto il personaggio ma ricondurre, sempre ed in ogni caso, a lui tutti i mali può diventare controproducente.
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piero70
02 Aprile, 2012
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già... sono abbastanza d'accordo...
sono questioni di principio..
il problema è che sulle questioni di principio sono naufragati in tanti...
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rivendell
02 Aprile, 2012
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Lui rappresenta un periodo della nostra politica, un brutto periodo a mio parere, ma in tanti hanno contribuito a farlo diventare quello che è...e non erano tutti di centro destra!
Basta parlare della nostra (pessima) classe politica, meglio tornare ai libri, che ne dici?
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piero70
02 Aprile, 2012
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sì senza dubbio...
bella rece lorenza!
:)))
si, sono d'accordo torniamo ai libri, che è meglio, anche perchè non volevo dare alla mia recensione una connotazione politica o simili, volevo solo evidenziare l'assurdità di queste considerazioni così ripetitive nel libro...
grazie!!!
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rivendell
02 Aprile, 2012
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La politica si insinua dappertutto...hai presenti gli acari?
Comunque bella recensione, mi hai convinto a non leggerlo.
In risposta ad un precedente commento
piero70
02 Aprile, 2012
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quoto danilo!
:))
Il fatto è che tutti scrivono, pensano di avere chissà cosa di interessante da dire, e magari trovano anche la loro buona stella che li sostiene.
Ma io penso che il mestiere di scrittore, il vero scrittore, non sia per tutti...ecco, un libro come questo non fa altro che confermare la mia convinzione!
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