Dettagli Recensione
Stesso timbro e registro
Moccia è un autore che non amo molto. Ho letto diversi suoi libri, ma i suoi romanzi d'amore rivolti ai giovanissimi mi hanno un pò stancato. Forse hanno stancato anche lui, perchè con questo libro cambia fascia di età, ma non timbro e registro. Il protagonista è Tancredi, uomo affascinante e ricchissimo, lacerato da una ferita del passato che lo rende incapace di amare. Perde però la testa per Sofia, una pianista che ha rinunciato alla sua carriera per un voto d'amore. Parte la corsa alla conquista, più per una sfida che non per un vero sentimento. E il libro si trasforma nella solita storia di amore e passione. Alla fine siamo sempre di fronte a pagine direi banali, a personaggi eccessivamente stereotipati, ad una narrazione con uno stile che non è niente di più di quello delle tipiche letture estive.
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