Dettagli Recensione
Una completa scissione dal mondo
"Le sorelle Soffici" è una favola contemporanea, un viaggio surreale nella fantasiosa mente di Veronica Soffici, protagonista e voce narrante del romanzo. Attraverso un diario scritto da lei il lettore imparerà a calarsi nella realtà quotidiana di questa ragazza di diciassette anni. Veronica Soffici è figlia di un ricco industriale che negli anni ha fatto fortuna con la produzione di marmellate. Ma i tempi sono cambiati, la concorrenza è diventata spietata, il padre ha contratto diversi debiti, e il ricco patrimonio della famiglia Soffici fa gola a molte persone, che vorrebbero appropriarsene e adibire i vasti terreni ad altri utilizzi, assai più remunerativi. Veronica è considerata da tutti come una ritardata, un'eterna bambina che non è in grado di capire e davanti a lei sfilano loschi personaggi mostrando la loro perfida natura e cercando di alimentare i propri interessi intessendo una rete di affari sporchi, maneggi, ricatti e corruzioni. Veronica segue tutto con occhio vigile, ma stravolgendo la realtà con visioni assurde ed allucinanti. Perché lei vive nel suo mondo fatto di fantasia, parla con i libri, vede angeli e scambia corrispondenza con gli autori deceduti dei suoi libri preferiti. Per fortuna che nella sua vita c'è Cecilia, sua sorella, l'unica persona all'interno della grande villa con la quale può parlare. Ma anche lei non è una ragazza normale, anzi, è ancora più vulnerabile di Veronica, perché non riesce a percepire il pericolo e Veronica deve prendersi cura di lei, lo sente come l'unico scopo della sua vita. E alla morte del padre le due sorelle sono in grave pericolo, perché uniche eredi della fortuna di famiglia. Veronica sa che non possono fidarsi di nessuno, perché tutti vogliono fare loro del male, ma al tempo stesso sa anche che non sono in grado di sopravvivere senza l'aiuto di qualcuno. Ciò nonostante continuerà ad opporre resistenza e a tentare di farcela con tutte le sue forze.
La lettura di questo libro è stata piacevole, dinamica e scorrevole. Mi sono ritrovata a prendere il libro in mano alle 18 e, con qualche piccola pausa, l'ho terminato alle 23,30 della stessa giornata. Sono stata conquistata dallo stile di scrittura poetico e fantasioso dell'autore, e mi sono lasciata trasportare completamente in questo mondo di visioni ad occhi aperti e drammatiche verità, dove non si riesce mai a distinguere la linea di demarcazione tra ciò che è concreto e ciò che rappresenta solo una deformazione del reale. E' stato come fluttuare in un universo a me sconosciuto ma capace di donarmi una forte attrattiva. Una sorta di Alice nel paese delle meraviglie, che, al contrario del famoso romanzo di Lewis Carroll, non è basato interamente sul sogno, ma rimane in parte ancorato alle drammatiche vicende di una famiglia vuota e triste. Durante la lettura non mancano anche piccole rivelazioni e colpi di scena, con un finale bellissimo, forse l'unico adatto, molto incisivo, tagliente come un rasoio e dal fastidioso sapore di chiodi di garofano. Mi sarebbe piaciuto perdermi nelle pagine ancora un po' e vivere a fianco di Veronica nel suo mondo dissociato e unico.