Dettagli Recensione
La natura incontrastata
Ho viaggiato. Sono andata in un paesino di montagna dove l’arte di intagliare il legno è la principale fonte di sostentamento.
Ho passeggiato in un bosco dove la luce del sole a malapena filtrava, ma potevo sentire gli alberi che sussurravano al vento e due faggi abbracciati che lamentavano il loro amore.
Ho viaggiato, eppure non mi sono mossa da casa grazie a questo libro.
Ho letto questo libro, ma in realtà mi sembrava che Mauro Corona stesse chiacchierando con me e mi raccontasse della sua montagna.
Ho scoperto che le piante sono come le persone, hanno carattere e una propria personalità.
Così ho capito che nella mia vita ho conosciuto alcuni Noccioli, oziosi e amanti del dolce far nulla e della compagnia numerosa.
Ho intravisto Tassi, descritti come le Ferrari del bosco.
Ho incontrato anche il Viburno orgoglioso, ma che al momento opportuno sa piegarsi e sicuramente ho avuto contatti con Sambuchi, all’apparenza gracili ed inutili, ma, appena volti le spalle, meschini e vendicativi.
Mi piacerebbe conoscere un Abete bianco, il saggio, il vecchio protettore, per farmi dare consigli, ma forse un giorno mi capiterà.
Vorrei avere per amico un Frassino descritto come il “diverso” del bosco per le sue curve e le sue flessuosità, ma è resistente e un amico su cui contare.
Nella vita accanto a me c’è un Cirmolo, un’indole buona accompagnata da un vivere sereno e tranquillo. Secondo lui sono una betulla, bella ed elegante, forse un po’ anche vanitosa ma forte e resistente ai colpi della vita.
Un bel libro da non mancare da chi la natura sa amare ed apprezzare.
Indicazioni utili
Commenti
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ordina
|
Complimenti per la recensione!
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |