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Una donna misteriosa
Non sono una fan di Montalbano ma ho apprezzato il Camilleri della trilogia delle metamorfosi. Ho voluto riprovarci con questo libro.
A rigore non si tratta di un giallo, ma di un’indagine psicologica da parte di un uomo anziano, finalmente in pensione e padrone del proprio tempo, che si accorge di conoscere assai poco la personalità della sua giovane e bellissima moglie, che gli appare sempre più misteriosa e sfuggente.
Comincerà a cercare di dare un significato ad ogni gesto, ogni sorriso, ogni assenza.
Sempre più affascinato dalla personalità di lei accetterà ogni umiliazione, fino a quando la situazione gli sfuggirà di mano e, purtroppo per lui, tutto gli sarà chiaro, alla fine…
Non ci sono grandi invenzioni, ma i personaggi sono intriganti, la situazione elegantemente morbosa ed il libro scorre piacevolmente.
Vale la pena di dedicargli qualche ora di lettura, semplificata dall'uso limitato della lingua camillerese.
[…]
Ma quei romanzi e quei film che prediligeva, le avevano mai insegnato qualcosa? Ne dubitava, perchè quei film e quei romanzi parlavano, sia pure in modo ora rozzo ora ingenuo, di un sentimento che in Adele non era mai esistito.
Non glielo aveva detto lei stessa quando si era paragonata a un deserto che era inutile annaffiare? Certo, in quel momento si riferiva al fatto di non poter avere figli, ma la sterilità non era solo del suo grembo.
Era lei, nella sua interezza, ad essere sterile, arida.
E questa era la non piacevole conclusione alla quale era arrivato doppo dieci anni di matrimonio. Ma avrebbe dovuto capirlo già da molto prima, macari perchè lei non faceva nulla per ammucciare la sua natura o per parere almeno tanticchia diversa da quello che era.
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