Dettagli Recensione
le cose nn cambiano,ma cambiano
Un periodo magico, quello adolescenziale durante il quale tutto sembra sospeso, tutto è possibile, tutto è racchiuso tra l'innocenza dell'infanzia e l'ombra di un avvenire adulto che si prospetta già carico di difficoltà e problemi incomprensibili. Matteo è un ragazzino che vive con la spensieratezza e l'innocenza di quel periodo, ma che comincia a crescere e a sentirsi estraneo e inadeguato nel nuovo mondo, che guarda e vive come se fosse "...dietro un vetro, a guardare gli altri muoversi ridere e parlare". Un'estraneità rispetto al mondo degli adulti in cui i suoi compagni sono già catapultati e che sembrano comprendere bene, un'incapacità a mostrarsi per come si è realmente, che Matteo mantiene anche da adulto, mostrando di non esser riuscito a oltrepassare quel confine immaginario che quell'estate calcava. E come in ogni buona rivisitazione del passato attraverso i ricordi, il cerchio si chiude, quando con la maturità e la consapevolezza che non aveva ancora osato mostrare, supera le paure di quell'estate e porta con sè il "cane nero"!