Dettagli Recensione
Un libro che fa riflettere
"Cosa diciamo quando diciamo mare? [...] L'acqua che puoi tenere nel cavo della mano o l'abisso che nessuno può vedere? Diciamo tutto in una parola sola o in una sola parola tutto nascondiamo?"
Mi hanno detto che nella vita non bisogna mai smettere di porsi domande. Quando si finisce di leggere un libro come "Oceano Mare" di Baricco ce ne sono tante e nuove che ti assalgono, secondo me. O almeno per me è stato così. Domande che ti poni sulla vita, la realtà, la fantasia, l'inizio, la fine, la verità, l'amore, la salvezza, il tempo. Non è detto che le risposte arrivino complete e/o esatte (sempre che siano univoche), ma almeno si prova a darle.
E alla fine, è sorprendente pensare che tutte queste domande sono in qualche modo legate a un elemento della natura, per me il vero protagonista del libro: il mare. Secondo l'autore del libro, l'Oceano Mare, che infinito corre oltre ogni sguardo, ha una voce immensa e un odore fortissimo; è orizzonte e sorgente, padrone del nulla, maestro del tutto; è per gli uomini segreto, meta, verità, condanna, salvezza, destino.
L'intero romanzo si sviluppa attraverso la narrazione di diverse storie, legate a diversi personaggi. Le storie sembrano inizialmente del tutto separate e contrastanti, in realtà l'elemento comune a tutte è senza dubbio il mare. L'elemento di mediazione tra le loro vite e l'immenso Oceano Mare è rappresentato da una locanda (nella quale si incontrano), che si trova in riva al mare. Proprio questo luogo di confine è l'unico al mondo in cui "puoi pensare di essere nulla".
Io credo che il lettore non possa che provare simpatia nei confronti di questi personaggi (o per buona parte di loro). Personalmente quelli più simpatici, perchè irriverenti, sono stati il pittore e il professore che montati insieme formano un "matto unico e perfetto".
Data questa composizione il libro, per me, da un punto di vista delle storie narrate, a volte fin troppo irreali, risulta poco avvincente.
Nel totale in alcuni punti ho avuto come l'impressione di leggere e quasi assaporare concetti nuovi che mi hanno permesso di riflettere, ma allo stesso tempo ho come avvertito la sensazione di leggere un libro che nella sostanza della sua trama mi raccontava di storie scarne, volutamente vaghe e fluttuanti nel bel mezzo di ottime frasi ad effetto. Insomma, è una lettura certamente affascinante e impegnativa, ma a volte ti lascia spiazzato, spaesato tra idee incastonate a una trama quasi inesistente.
Lo stile è unico e particolare, fuori dagli schemi tradizionali. Molto più simile a poesia che non a prosa, il linguaggio utilizzato mi è sembrato altamente specifico e volutamente sofisticato. A me, sinceramente, il modo di scrivere di Baricco piace, eccetto quando si dilunga in periodi troppo lunghi.
In totale "Oceano Mare" è stata una scoperta interessante, ma non entusiasmante. Lo consiglio a chi vuole leggere un libro che faccia volare la mente entro paesaggi prima sconosciuti.