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Un mistero casalingo
L'odore dell'ospedale è un misto di antisettici e dolore, varechina e lacrime versate da chi sospende la proprio vita a tempo indeterminato. La camera di zia Antonia invece profuma sempre di menta, per la piacevole abitudine dell'anziana di masticare mentine tutto il giorno. Ma quando questo odore viene coperto da un imprevedibile lezzo di aglio, il nipote prediletto Ernesto si insospettisce e comincia a indagare assieme al dottor Fastelli e suor Speranza.
Un libro spassoso e irriverente che incentra la narrazione su tipologie umane tutt'altro che inusuali, il nipote amorevole, il cugino gretto e odioso, la moglie appariscente e avida, la suora che tutto vede e controlla. Quello che distingue la narrazione è la fantasia dello scrittore, la scorrevolezza e l'imprevedibilità delle azioni dei singoli che portano il lettore lontano da un copione che appare scontato dalle prime righe. C'è la comicità di un autore che osserva i suoi protagonisti con occhio sornione e critico, ridendo di loro assieme a noi.
Come primo approccio a Vitali, non posso che promuoverlo, con il beneficio del dubbio. Si, perché la leggerezza che mi è rimasta addosso terminata la lettura, non si risolve del tutto in convinzione.