Dettagli Recensione
La Mennulara
Questo romanzo è l'affresco di un piccolo paese siciliano, Roccacolomba, in cui si annidano e si avviluppano sentimenti e risentimenti mai sopiti. L'intera trama gravita intorno alla "mennulara", chiamata così per "ngiuria" (disprezzo). Una figura sfuggente, dura e spigolosa come la Sicilia dove vive. È bella o brutta nelle diverse parole, nei ricordi differenti di chi ne parla, nei giorni che seguono la sua morte, un pomeriggio dei primi anni ’60. È criata (serva) in casa, della sciagurata casata degli Alfallipe, non solo, è accorta amministratrice dei beni di questa famiglia, impedendone la rovina e la disfatta. E' appassionata di arte e ritrovamenti antichi, dunque anche donna colta, pur nell'ignoranza della grammatica corretta. Molti volti, e nessuno che sembra calzarle bene davvero. Una donna emblematica e forte, intorno alla quale aleggiano molte leggende, antichi rancori, ma anche segreta reverenza. Soltanto la conclusione del racconto, svela la vera essenza di questa controversa figura femminile, attraverso le parole scritte in una lettera, dall'unico uomo che l'aveva conosciuta pienamente, e che aveva dovuto amarla, perché non sentiva di poter fare diversamente.
Buona lettura:)