Dettagli Recensione
Un buon libro
L'Africano, di Mario Cavatore è stato pubblicato da Einaudi nel 2007. E' un libro che si legge tutto d'un fiato (data anche la sua brevità) perchè è una storia che una volta cominciata si vuol assolutamente conoscerne la fine e seguirne, senza interruzioni, le emozioni che essa ci trasmette.
Una storia drammatica, ma non semplicisticamente pessimistica, che si svolge in parte in Ruanda e in parte a Bruxelles, sempre con uno sfondo che appartiene alla "Svizzera d'Africa".
Si mescolano la storia di un ex-mercenario che si ritira a produrre vino tra le terre ruandesi, a poca distanza dal vulcano Karisimbi (dove lavorò e venne uccisa Diane Fossey) proprio nel periodo a cavallo di quel drammatico aprile 1994 quandò iniziò il genocidio in Ruanda. L'altro pezzo della storia, in Belgio, tra un'assistente sociale e un etologo anch'esso con un legame forte con il Ruanda.
Una storia tra l'invenzione e la realtà, sempre documentata e precisa. Una storia sui mali dell'uomo e su chi li contrasta, attraverso personaggi come Bebert e Mariya , Leon e Huba, Elsa e Isimbi, che lasciano un segno profondo nel ricordo di una delle moderne tragedie dell'umanità. Una tragedia che pochi conoscono e che come ha dichiarato lo stesso Cavatore "per numero di morti è come se avessero abbattuto le torri gemelle ogni giorno per tre mesi consecutivi"
Mario Cavatore, operaio, tecnico del suono e artigiano, nato a Cuneo nel 1946, ha esordito nel 2004 , a 58 anni, con il romanzo Il seminatore.
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