Dettagli Recensione
La memoria,antidoto alle brutture della vecchiaia
Di primo impatto può sembrare un libro diviso in due parti ben distinte, ma non è così
c'è un personaggio che lega benissimo le due sezioni del testo
e si chiama Angela.
La trama:
si parte da Bari x una crociera su una nave scuola della GDF e si risale l'Adriatico per scopi educativi e sociali, l'io narrante è lo stesso scrittore che interpreta se stesso.
La sorpresa sta nel fatto che al romanziere appare come d'incanto nella sua cabina una ragazza di colore, Angela, con cui intesse un fitto scambio di pensiero..e non solo.
Ad ogni tappa della crociera Covacich abbina con maestria considerazioni sia di carattere privato e della sua famiglia, che soprattutto digressioni riguardanti l'ex Jugoslavia, affrontando con sagacia e preparzione temi di natura geografica,storica,economica,sociale,culturale e tanti altri ancora dell'area slava; molto bella questa parte la segnalo con convinzione.
Libro diviso in due dicevo
sì perché una volta giunta la nave a Trieste ,Covacich fa proseguire il romanzo a ..Roma.
Ed ecco che ad essere protagonista assoluta è Angela, la stessa della prima parte, questa volta però in veste di infermiera che corre al capezzale di malati terminali e....
Chi leggerà il libro, si accorgerà che i discorsi di cui parlavo, relativi alla prima parte del libro, e gli spunti e le considerazioni e i dialoghi cardine della seconda parte, alla fin della fiera riconducono tutto ad un essenziale e particolare voglia dello scrittore di far emergere, attraverso queste pagine, l'incapacità di tutti noi nel saper e poter affrontare la sofferenza umana e come antidoto salvifico viene esaltata la memoria. Bel libro
più facile da leggere che da spiegare