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Il tailleur grigio
 
Il tailleur grigio 2008-06-14 07:08:26 Arcangela Cammalleri
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Arcangela Cammalleri Opinione inserita da Arcangela Cammalleri    14 Giugno, 2008
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Il tailleur grigio

Storia di un’ enigmatica e conturbante figura femminile

In questo romanzo Camilleri sorprende e prende una strana inquietudine in un’atmosfera da noir di tutto rispetto. Io, camilleriana della prima ora, m’inchino al maestro e gli porgo i più vividi ossequi, mai sua opera mi aveva colto in contropiede, pur nella continuità del suo speciale e inimitabile linguaggio, la trama è originale e nel contempo echeggiano echi di passaggi letterari classici. La storia ruota intorno ad un’enigmatica figura di donna, Adele, a cui rimanda il tipo di abbigliamento del titolo, che soleva indossare in determinate circostanze, come una sorta di divisa e di conformismo esteriore. Il motore che dà l’avvio alla vicenda, è il marito, un alto dirigente di banca in pensione, anzi colto nel suo primo giorno di congedo produttivo; strano personaggio il suo, una vita scandita da automatismi, unico scarto fatale aver sposato in seconde nozze una donna, molto più giovane, di stravolgente bellezza e d’insaziabile ardore erotico. Potrebbe essere un topos peculiare della letteratura e della vita, l’anziano uomo che sposa la giovane e avvenente femmina! Ma, il modo, la forma com’è trattata la materia narrativa, è la cifra, il marchio d’eccezione di Camilleri. Non è la femme fatale, la dark lady, stereotipata di tanti gialli o film del genere, ma un’atipica donna, sì passionale e misteriosa quanto lucida, fredda e calcolatrice nel suo tailleur grigio, come la sua zona d’ombra sentimentale che sfoggia per un prelutto o lutto avvenuto. Quasi come se quest’abito, in date circostanze sostituisse e rappresentasse quello che lei era incapace di sentire. Adele è descritta in tutta la sua voluttà e sensualità femminile, vogliosa e al tempo stesso rispettosa nel salvare la forma esteriore davanti agli occhi degli altri. Pur in questa conclamata ipocrisia, Camilleri è indulgente con le donne in generale, e con Adele, in particolare, la sua è un’adesione da “masculo”davanti alla bellezza muliebre, sia pure con un malcelato accento beffardo e sornione, ma senza accampare giudizi morali. Questo “ Inquietante” romanzo, nella chiusa, lascia un senso di sperdizione nel lettore, ma Lui, Camilleri arricchisce pregevolmente la sua, già, ricchissima produzione letteraria.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Oltre Montabalbano,i libri storici e...altro del "Gran Maestro".
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