Dettagli Recensione
incalzante e non scontato
Un singolare connubio tra la leggerezza di un'età che si assume spensierata e la tematica sempre complessa del dolore. L'autore riesce a rendere perfettamente lo stato d'animo di un adolescente che lotta a suo modo contro quella che lui reputa un'ingiustizia, incompatibile con il concetto di Dio e di quell'ordine universale che cerca nel suo quotidiano. Pochi i personaggi, ma non così scontati i loro atteggiamenti e in particolare apprezzabili i dissidi interiori del papà, diviso tra la volontà di un'austera educazione e la voglia di mostarsi un adolescente cresciuto, passato attraverso gli stessi percorsi e gli stessi tormenti del figlio. La storia non è certo originale e la trama si snoda secondo un copione ampiamente prevedibile, ma questo toglie poco o nulla al valore di un libro che non vuole certo appassionare per gli accadimenti; al centro della vicenda il conflitto invisibile tra i piccoli, banali crucci di un sedicenne, calciodimensionato e in tutto simile ai suoi coetanei, e l'enormità di un percorso senza ritorno, toccato in sorte proprio alla donna dei suoi sogni, a quella che un po' tutti a sedici anni hanno amato in silenzio, più negli intriganti labirinti dell'immaginazione che non nei tormentati e spesso invalicabili sentieri della realtà. "Bianca come il latte, rossa come il sangue" gioca sui colori non solo nel titolo, ma in tutto lo sviluppo della storia, ma forse vuol dirci proprio che non ci sono un bianco e un rosso, ma che la vita mescola le emozioni in modo disordinato e convulso. Discreto lo stile, non infrequenti frasi significative e toccanti. Nel complesso lettura consigliata per ogni fascia di età.