Dettagli Recensione
Amore e fragilità
Ho letto questo libro di Susanna Tamaro dopo tanto tempo che non leggevo più opere sue e l’ho trovato bellissimo e scomodo: dopo la tristezza, le domande, i rimpianti del protagonista, a cui inevitabilmente ti affezioni e per la cui vicenda ti commuovi e provi compassione, non ti aspetti di scoprire, qualche capitolo più avanti, un uomo diverso, abbietto, capace di azioni malvagie per le quali provi repulsione..
E’ così brava l’autrice a descrivere i sentimenti e le emozioni che non puoi non prenderne parte, non puoi non provare un moto di ribellione al cambiamento, di personalità e di moralità, del protagonista e non ti basta giustificarlo con l'inevitabile sbandamento o altre motivazioni psicologiche innescate dagli eventi avversi che hanno cambiato la sua vita, stravolgendola e privandola delle persone per lui più importanti, fonti di amore e felicità.. no, non ti basta perché sai bene che quel “nanerottolo”, il male che vuole prevalere, vive davvero dentro ognuno di noi e solo guardando e accettando la nostra e altrui fragilità possiamo amare veramente, con un sentimento e una volontà non onnipotenti ma reali, concreti e possibili solo dopo essersi riconciliati con se stessi e con Dio, come dimostra il finale, bellissimo e non così scontato, dove il perdono riapre nuove possibilità di vita.