Dettagli Recensione
Mah...
Davvero non riesco a capire perchè Camilleri abbia pubblicato questo libro che per contenuti e atmosfere mi ha riportato indietro nel tempo alle spiacevoli sensazioni regalatemi da Ambarabà di Giuseppe Culicchia. Non è che ha ripescato in qualche cassetto qualcosa che aveva scritto in un'altra epoca lontana anni luce?
Davvero non capisco...
Come già detto da altri, qui manca il dialetto, la Sicilia, l'umanità con la quale il maestro e i protagonisti dei suoi libri guardano il mondo. Manca pure il contesto, cioè, voglio dire il contorno, il paesaggio in senso lato, che nei romanzi di Camilleri si erge sempre a personaggio principale del libro. Qui invece no. E tutto diventa, forse volutamente, claustrofobico.
Vorrei solo fare un appello, per amore dell'autore, a quelli che non hanno letto altri suoi libri al di fuori di questo: Vi prego, non vi fermate. Andate avanti nella lettura di Camilleri. Il resto è completamento diverso. Perdereste davvero un intero mondo se vi fermaste qui.