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Un salto nel vuoto
C'è una domanda che dovreste porvi, se avete intenzione di leggere questo libro: sono pronto a saltare nel rovescio del buio?
Siete pronti a buttarvi nell'oscurità, senza sostegni, garanzie o certezze? Siete pronti all'impatto, anche se sarà doloroso?
Il rovescio del buio ti porta a lanciarti in questa storia fatta di adolescenti, di scuole e di amore.. ma non tutto è come sembra: Marta ha diciotto anni, e la sua vita è finita nell'istante in cui ha saputo che una malattia le porterà via il suo fratellino, e decide di fare l'unica cosa che una sorella maggiore può fare per assumersi un po' del dolore di quella persona che fa così tanto parte di lei da non capire dove inizia uno e dove finisce l'altro: smettere di vivere per lui, insieme a lui.
Dopo aver chiuso il mondo fuori dal suo cuore, Marta passa le giornate immersa in un'apatia nera. Ogni compito, ogni ora di sonno, ogni piatto da lavare sono un passo verso qualcosa che la inghiottirà, impedendole di essere felice.
Un giorno, però, qualcuno fende il velo di nebbia in cui si è avvolta. Quel qualcuno è Stefano, e grazie a lui Marta tornerà a vivere nella luce, nell'amore, nelle piccole cose. In un bacio rubato, in una carezza, in un sorriso. Finché la morte non le porterà via qualcosa trascinandolo nel rovescio del buio, in quel pozzo profondo dal quale è impossibile tornare, lasciandola di nuovo sola.
Con un finale mozzafiato e accompagnato da una scrittura pungente e decisa, Francesca Petrizzo ha creato una storia dolorosa, da cui spesso è necessario estraniarsi per riprendere il fiato. Una storia che ci mostra gli adolescenti come non siamo abituati a vederli: avvolti in un velo di morte e di tristezza che alcune volte è molto più reale delle risate e dei sorrisi.
Sconvolgente, imprevedibile, un romanzo da leggere.