Dettagli Recensione
Una piacevole scoperta
Questo libro è stata una piacevole scoperta e già dal titolo si comprende che siamo di fronte a qualcosa di molto introspettivo e profondo. A tratti romanzo, a tratti soft thriller poiché condito da piccole dosi di accurata suspance, magistralmente diluita in una trama che appare morbida e senza sbavature e a tratti pure manuale fotografico, pieno di spunti, consigli e suggerimenti fotografici. Una scrittura poetica, fluida e semplice, per un romanzo ben costruito e molto piacevole.
David Almeida, è un fotografo che collabora con un’ importante agenzia fotografica, adora il suo lavoro poiché non si stacca mai dal suo borsone fotografico e ama molto scattare fotografie al cielo, inteso come metafora dell’ infinito. David, è un uomo schivo ed introverso che non riesce più a percepire la bellezza della vita da quando anche la sua ultima storia d’amore con Gabriella è naufragata per cause apparentemente ignote e per sentirsi vivo, preferisce osservare gli altri piuttosto che soffermarsi ad analizzare la propria condizione. A causa della sua sensibilità d’animo, lotta contro la solitudine, l’insonnia e contro il silenzio, che ormai è diventato suo fedele amico e inoltre vive attanagliato da profondi stati d’ansia che lo portano a farsi mille domande senza trovare mai esaurienti risposte. David è spesso turbato e in bilico e si sente quasi prigioniero della sua stessa condizione ma almeno su qualcosa è deciso e determinato: voltare pagina lasciandosi il proprio passato alle spalle e provare a realizzare il proprio sogno, di diventare un fotografo professionista con tanto di agenzia fotografica alle spalle. Quando l’ agenzia fotografica risponde alla lettera di presentazione di David, chiedendogli un colloquio, l’uomo rimane turbato nel ritrovare la sua ex fidanzata a ricoprire un ruolo di tutto rilievo all’ interno dell’agenzia ma dopo un’ iniziale senso di smarrimento e d’imbarazzo, decide di stingere con la donna, un rapporto esclusivamente professionale e quando si presenta l’occasione di recarsi a Trani per svolgere un piccolo lavoretto per l’agenzia, David comprende immediatamente che quella potrebbe essere per lui una situazione molto favorevole e da cogliere al volo, sia per staccare un po’ la spina e sia per dimostrare un po’ del suo talento.
Una volta giunto a Trani, incontra per fortuite coincidenze, una donna di nome Stefania e subito instaura con lei un bel rapporto d’amicizia. La donna, gli mostra tutti gli scorci più belli ed inusuali della propria città, che David decide immediatamente d’imprimere nella propria pellicola, dando ufficialmente inizio al proprio reportage. Sarà proprio un’ immagine, inavvertitamente scattata da David, a far precipitare i due amici in una storia strana e contorta, in cui un uomo apparentemente senza identità si metterà, proprio come un segugio, alla maniacale ricerca di David. Inizierà per Stefania e David, uno strano rompicapo in cui si troveranno coinvolti senza volerlo e quando finalmente quell’uomo misterioso riuscirà a stabilire un contatto con David, avanzerà senza troppe spiegazioni, la sua semplice quanto insolita richiesta. David, prima di assecondare quell’ uomo, decide di voler scendere più a fondo in questa storia, compiendo alcune ricerche che in poche ore lo catapulteranno nella periferia di Roma, per incontrare una donna di nome Anastasia e sua figlia. Sarà Anastasia, a far luce sul passato di Salvatore Marino, questa è la vera identità dell’uomo misterioso e a dare un senso a quella sua bizzarra richiesta. Ma allo stesso tempo e senza volerlo, saranno proprio le parole e le sensazioni provate da Anastasia durante il suo racconto, ad aiutare David a trovare un senso in quella sua esistenza, finora ancora troppo vuota. E’ cosi che David, scopre quella famosa luce invisibile che lui aveva da sempre cercato solo esteriormente, senza riuscire a comprendere che: la luce invisibile, altro non è che, la vera essenza racchiusa dentro ognuno di noi, quella stessa luce che David non riusciva più a vedere da molto tempo ormai o che forse, non aveva realmente mai visto.