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Incanto e disincanto
Pietro Grossi fa parte di quella nutrita schiera di giovani scrittori che negli ultimi anni stanno portando una ventata di aria fresca nel mondo letterario italiano, aprendo così le porte a nuove tendenze stilistiche e a nuove esplorazioni contenutistiche, facendo sì che anche la letteratura rimanga al passo con l'evolversi della società e dei costumi.
“Incanto” è un romanzo senza frontiere, in quanto parte dal nostro paese e si dipana attraverso l'Europa ed il resto del mondo, ripercorrendo la vita di alcuni amici toscani, legati fin dall'infanzia da un vincolo profondo e duraturo.
Si alternano sullo sfondo realtà completamente diverse, sia ambientali sia sociali, ricostruite dall'autore in modo ottimale e particolareggiato, denotando una conoscenza approfondita dei contesti trattati e ammantando di una buona dose di credibilità l'intero racconto.
Grossi ci offre uno spaccato della società degli ultimi trenta anni, affrontando tematiche importanti e spinose, quali amicizia, famiglia, ambizioni, egoismi, disillusioni, errori fatali.
Argomenti complessi che l'autore sceglie di trattare di petto, senza cercare rifugio in facili ipocrisie, mettendo a nudo l'anima dei suoi personaggi; essi, infatti, assumono le sembianze di eroi e sconfitti al tempo stesso, virtuosi e viziosi, felici e disperati, in un'eterna lotta con il destino.
Il destino è il protagonista muto di queste pagine; avverso o propizio, ci si chiede se l'uomo sia in suo pugno oppure se possa in qualche misura influenzarne il cammino.
Quesito duro e controverso e la risposta che ci giunge attraverso questa lettura è originale e fantasiosa, eppure molto efficace per catturare l'attenzione del pubblico, offrendo importanti spunti di riflessione; in definitiva questo deve essere l'obiettivo di un buon scrittore.
Se l'idea sottesa al costrutto narrativo è buona, altrettanto dobbiamo dire in merito alla capacità dell'autore di dare forma al racconto, svelando lentamente tutti gli elementi, facendo sì che esso assuma compiutezza solo nella fase finale, provocando un notevole “effetto sorpresa”.
A livello stilistico si riscontra, piacevolmente, un notevole grado di maturità in questa giovane penna, che si fa apprezzare per la sua fluidità narrativa e per l'utilizzo di un linguaggio moderno, ma al contempo ricco e adeguato ai personaggi e alle diversi situazioni rappresentate.
Unico neo, qualche eccesso descrittivo che in taluni punti della storia crea qualche rallentamento e calo di intensità, ma tutto sommato non la priva del suo vigore.
Un romanzo che ci prende per mano e ci conduce in quel mondo che sta al di là delle apparenze.
Un viaggio sorprendente e difficile nella vita di tre amici.
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