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I fatti della Fera
Ho trascorso dei mesi a leggere con passione e trasporto le oltre mille pagine di questo immenso libro che lascia davvero sgomenti e senza fiato. Sgomenti perchè non credi sia impossibile che un uomo possa scrivere quello che D'Arrigo ha immaginato nella sua mente e registrato su carta nel corso di tanti anni di lavoro. E' come se avesse tentato di "scrivere il mare" sempre diverso eppure sempre lo stesso. Questo non è un libro "normale", non ha un principio, uno svolgimento, una conclusione. E' un continuo divenire, un costante andare, un eterno ritorno. Parole, idee, ricordi, suoni, immagini, fantasie, colori, sapori, dolori, passioni sono tutti là dentro, in quella profonda gola narrativa che è "L'Orca".
La storia personale di Stefano D'Arrigo é strettamente intrecciata con quella del suo poema epico moderno, Horcynus Orca. Un lavoro che ha impegnato l'autore per quasi vent'anni in continue riscritture e aggiunte, invenzioni stilistiche e lessicali, rimandi all'epica classica e alle nuove tecniche di scrittura del '900. Un impegno costante che ha contruibuito a trasformare "I fatti della fera" (questo il titolo originario) in un mitico ed epico poema della metamorfosi. Horcynus Orca é una lettura che manifesta l'immensa ricchezza tematica con cui Stefano D'Arrigo ha voluto caratterizzare la sua opera. Le scelte lessicali misteriose, i parallelismi tra i suoi personaggi e quelli dei grandi poemi epici, come l'Odissea e l'Eneide, l'Orca vista come simbolo accostabile al Leviatano o a Moby Dick, sono tutti elementi che affascinano e costringono il lettore ad addentrarsi nella grandiosa costruzione su cui D'Arrigo ha trascorso una vita.
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