Dettagli Recensione
Saggezza all'insegna del politicamente scorretto
La prima metà del libro (prima, cioè, della partenza del protagonista per il Brasile) a mio parere è la migliore. Poi si scivola un po' nel banale, nella nostalgia dei bei tempi andati, nella depressione. Mi sono piaciute le frasi politicamente scorrette, provocatorie, espresse con un certo stile (Sorrentino di buone letture ne ha fatte e si vede), pillole di saggezza che vorresti tenere a mente. Non mi è piaciuto un certo modo maschilista di considerare le donne (tranne mammà, tutte tendenzialmente puttane o casalinghe frustrate), la banalità di certe osservazioni all'insegna dell' in-che-schifo-di-mondo-viviamo e il gusto per l'iperbole, che si fa sentire soprattutto nella seconda parte. Comunque, prima di aprire il libro mi sono spesso chiesta: "Vediamo che ci racconta oggi Tony Pagoda", il che depone a favore della sua qualità. Sarebbe interessante leggere un giorno l'autobiografia di Sorrentino, che credo abbia preferito apparire a tratti dietro il suo personaggio.