Dettagli Recensione
La guerra è un'eterna sciocchezza
Ambientato ai tempi della guerra civile in Libano negli anni 80, il libro descrive ampiamente gli scenari di questa guerra, in cui è coinvolto anche un contingente italiano. Il libro si apre con la descrizione dei luoghi e delle scene raccapriccianti di un attentato del 1983. Subito dopo l'attenzione si posa sul contingente italiano, in particolare su alcuni soldati, quasi tutti indicati con un soprannome e l’autrice segue molto da vicino i vari personaggi. Attraverso episodi delle loro vite e la narrazione di ciò che accade nelle varie sedi del contingente si introducono tutti i personaggi attorno ai quali verteranno le vicende del romanzo. La descrizione delle battaglie è molto lunga e dettagliata, e rivela anche le grandi capacità della Fallaci e la sua conoscenza dell'ambito bellico. Il libro è scritto con uno stile impareggiabile, che in alcuni casi rasenta la perfezione: più generi di romanzo in uno solo (romanzo reportage, romanzo di guerra, pamphlet, romanzo d’amore) e più stili insieme. Stupefacente, a questo proposito, l'introduzione, nei dialoghi, di più lingue (arabo, francese, inglese e tedesco) e, tra gli italiani, di quasi tutti i dialetti della nostra lingua, trascritti in modo perfetto, anche i più difficili. Il primo capitolo lascia senza fiato. E’ lei che lascia senza fiato.