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Una Bridget Jones de' noantri
E' un libro un po' datato, è del 1992. Ma l'ho ripreso in mano perchè ne sto leggendo un altro di Carmen Covito. E questo è appunto il suo lavoro d'esordio.
Per intenderci subito è un libro alla Bridget Jones, ma di casa nostra. E pure un po' più avanti negli anni - sui 40 - e, purtroppo, bruttina. Come pensa di essere la stessa scrittrice.
Si raccontano le storie e le esperienze di vita di questa "ragazza" in relazione all'amicizia, all'amore, al sesso, alla famiglia. Con tutte le paure che si accompagnano ad una persona che si sente sola più che single.
Alcuni passaggi possono apparire divertenti, esagerati, ma è questa una modalità per nascondere la propria inadeguatezza agli eventi.
Ad ogni modo non si può non partecipare al sentire della protagonista e a solidarizzare con lei. E' quasi certo che ciò vale di più (o solo?) per noi donne. Sicuramente si prova una sensazione di condivisione. Anche chi legge può riconoscersi in certe situazioni e condividerle, se non addirittura trovare indicazioni su come gestirle (o come non gestirle).
A me personalmente hanno dato un po' fastidio certi termini un po' volgari. Ma, anche questi, potrebbero far parte di un certo genere di personalità.
Mi pare che questo testo sia stato declinato anche per il teatro e il cinema. Non ho visto nessuno dei due, però mi riprometto di tornare su questa mio riscoperta....
Indicazioni utili
- sì
- no