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La morte ti cambia la vita
Purtroppo ho letto questo libro quando già era uscito il film. E - ancora purtroppo! - mi sono fatta tutto il libro con la faccia di Nanni Moretti davanti, senza la possibilità di prefigurarmi il protagonista, Pietro, con la mia fantasia...
La storia, si sa, è molto semplice: un uomo perde la moglie e, a quel punto, sembra perdere anche il senso e la materialità della propria vita. Si piazza nel giardinetto davanti alla scuola frequentata dalla sua bambina e decide di stare lì fuori mentre la bimba sta a scuola. Chi vuole relazionarsi con lui o gli telefona o lo deve andare a trovare, lì, al giardinetto.
Questa dislocazione fisica al giardinetto (lontano dai luoghi abitualmente frequentati, con il lavoro, con gli amici, ecc.) è lo spunto per una dislocazione anche psicologica di Pietro. La morte ti cambia la vita, perchè non riesci più a vedere il mondo e gli altri come prima. E sei allo sbando. Così, mentre Pietro cerca di darsi una ragione per continuare a vivere, i personaggi che gli si muovono intorno appaiono schizofrenici, esaltati, fuori luogo, inutili. La morte fa cadere i veli delle situazioni e delle persone che ti circondano... e ne rivela la precarietà e l'inutilità. Su tutto aleggia la morte, mai citata e sempre presente.
Dopo la lettura del libro mi sono concessa anche la visione del film. Nanni è bravo, però, non so... forse la sua figura, lui, Nanni, prevarica Pietro.
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Commenti
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Tanto da correre a noleggiare il film...
Orribile ! Inguardabile a mio avviso.
Meno male che prima avevo letto il romanzo .
Ciao ciao
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Cmq divago: io il libro l'ho letto con in sottofondo la colonna sonora del film ad opera di Paolo Buonvino. E mai colonna sonora è stata più azzeccata! :))