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La ragazza di Bube,un titolo privo di spiegazioni
La ragazza di Bube : é questo il titolo con cui il romanzo ci si presenta all'inizio della lettura e anche quello che al termine si considera la denominazione perfetta.
La vicenda narra infatti di Mara,una giovane ragazza,sorella di un partigiano recatosi in guerra,che farà,fin dalle prime pagine del romanzo,conoscenza dell'amico di questi : il cosiddetto Bube.
Se all'inizio gli incontri tra i due avvengono con il diversivo utilizzato da Bube del dover parlare con il padre della fanciulla,con il proseguire della narrazione,la conoscenza matura grazie alla freschezza e alla solarità di Mara,capace di smussare la timidezza camuffata da ruvidezza del ragazzo.
Il romanzo non è però privo di colpi di scena,ed è dunque uno di questi che fa il suo ingresso con l'accusa verso Bube,dell'aver commesso un omicidio.
Si apre dunque una drammatica parentesi,resa con apparente semplicità,in cui la relazione tra i due giovani si fa sempre più intima,anche se allo stesso tempo,è costretta ad una brusca interruzione a causa della fuga di Bube in Francia.
E' cosi che per fuggire alle malelingue,Mara dedice di andare a lavorare fuori città.
La nuova esperienza,seppur breve e intervallata da continui ripensamenti,le restituirà il sorriso e cosa ben più importante,il profumo di un infatuamento di nome Stefano.
Ma il ritorno in Italia di Bube e il succesivo processo e la condanna,condurranno la ragazza a correre dall'amato e a troncare del tutto la sua "nuova" vita e Stefano.
La fine della storia non è che la ripresa,come già anticipato,del titolo.
Questo poichè la forte dedizione e il travolgente amore frutto di tante promesse riveleranno,ancora una volta,ciò che Mara essenzialmente è e sarà : la Ragazza di Bube.
Un titolo forse per alcuni,troppo poco esaustivo,ma per me simbolo denso di emozione e di tenacia,di un amore al di là di ogni limite .