Dettagli Recensione
L'ultimo capodanno (10 anni dopo)
Ammaniti ritorna alle origini e rispolvera le atmosfere surreali di Fango e di Branchie, conducendo nuovamente i lettori in un mondo tragico ed allo stesso tempo divertente, popolato di uomini e di donne che, pur nella loro eccessività, rappresentano tutti i difetti degli Italiani di oggi.
Così come l'Ultimo Capodanno raccontava l'Italia degli Anni '90 e sempre attraverso la metafora di una festa, questo nuovo libro di Ammaniti parla dell'Italia del 2000, dei palazzinari arricchiti di dubbia provenienza che sposano modelle e/o attrici, della sub-cultura italiana che trova spazio solo nei talk show televisivi, degli scrittori che più che bravi sono belli,dell'ignoranza della c.d. Upper Class che osanna lo scrittore televisivo ed ignora un Premio Nobel, della frustrazione profonda della "gente comune".
Ammaniti torna ad essere, dopo la parentesi brillantemente tragica di "Come Dio Comanda", di nuovo lo scrittore comico, brillante, dissacrante, costruttore di trame tanto intricate quanto perfette che avevamo conosciuto.
Bentornato!