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La masseria delle allodole
 
La masseria delle allodole 2011-09-17 14:51:32 silvia71
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    17 Settembre, 2011
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Dolorosi ricordi

La professoressa Antonia Arslan esordisce sul panorama letterario italiano con un romanzo assai amaro, per ricordare le atrocità perpetrate a danno del popolo armeno, avvalendosi di fonti molto preziose e attendibili, quali i ricordi familiari a lei trasmessi dai nonni.
Quella narrata è la storia di un sogno infranto dall'odio e dalla crudeltà dell'essere umano, è la storia della felicità annientata di una famiglia come tante, brava gente dedita al lavoro e agli affetti più intimi, è la storia di bambini e adolescenti che porteranno delle indelebili ferite nel cuore; ma vuole essere anche la storia della bestialità umana e la storia di ideologie sbagliate al soldo di gente senz'anima.
Il valore del romanzo sotto il profilo di documento storico è innegabile, perchè nulla di tutto ciò che accadde in Turchia cada nell'oblio, anzi è giusto ricordare e far ricordare agli uomini, eventi disastrosi e ignominiosi di cui si sono macchiati i propri simili.
Ciò che caratterizza marcatamente il racconto, è lo stile adottato dall'Arslan; complesso, non immediato, pindarico. Ne deriva una lettura in salita, a tratti difficilmente comprensibile, per l'eccessiva fusione degli episodi narrati con gli stati d'animo dei numerosi protagonisti, dando vita ad un lavoro a tratti fuorviante e scarsamente incisivo.
Probabilmente una scrittura più diretta ed un maggior approfondimento psicologico dei personaggi, avrebbe reso la narrazione più solida sul piano emozionale, provocando sensazioni più forti nel pubblico.

Dopo aver letto il capolavoro della Khayat che tratta dello stesso argomento, Le stanze di lavanda, si potrebbe rimanere un pizzico delusi dalla lettura di questo romanzo; tuttavia è d'obbligo ricordare che ogni autore affronta la narrazione in modo del tutto personale, mettendo in campo lo stile più consono al proprio modo di provare le emozioni e di esprimerle.
Un plauso all'autrice, per avere avuto la forza e il coraggio di dare voce ai ricordi di una intimità e serenità familiari violate, rendendo partecipe il mondo intero di dolorose memorie che il tempo non cancellerà mai.

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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17 Settembre, 2011
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Bellissimissima recensione!!
Sei sempre più brava =)))
Grazie Cecilia :))))
In risposta ad un precedente commento
gio gio 2
18 Settembre, 2011
Ultimo aggiornamento:
18 Settembre, 2011
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sempre più in sintonia io e te : parlavo l'altra sera con un amico di questo libro, mi diceva che un nostro caro amico - critico lattterario - quando questo testo è stato pubblicato, per presentarlo ha tenuto una conferenza insieme all'autrice, proprio qui a Brescia! Allora, due gg fa' ho deciso di metterlo nella mia LUNGA lista!!!!

complimenti cara, eccellente, come sempre!!!
grazie gio :-)))
allora aspetto la tua rece su questo romanzo dall'approccio abbastanza complicato...
In risposta ad un precedente commento
gio gio 2
18 Settembre, 2011
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si, prima o poi...:-)))
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