Dettagli Recensione
La bellezza nelle mani
Finalista al Premio Strega, trama che incuriosisce, consigliato dai librai, apprezzato da gran parte del pubblico e della critica... Tutti buoni propositi per acquistarlo, e così ho fatto.
L'ho letto abbastanza in fretta ma alla fine non oserei gridare "al capolavoro". Lo definirei come un libro "semplice e carino", tutto qui e niente di speciale. La trama, ambientata a Vicenza, è sicuramente un argomento difficile e delicato da trattare: la bruttezza dell'aspetto fisico accompagnato dal dolore e dal dispiacere per essere così, senza poter fare nulla per cambiare. Perchè Rebecca, la protagonista, è deforme fin dalla nascita (è da notare che l'autrice non descrive mai il suo aspetto fisico, lasciando libero il lettore di immaginare la protagonista come preferisce. Questa trovata devo proprio dire che mi è piaciuta). Sua madre non ha mai osato toccarla e si è chiusa nel silenzio e nella depressione più totali, mentre suo padre si arrende all'evidenza senza fare nulla. Rebecca così vive una vita isolata dal resto del mondo e sempre chiusa in casa. Le uniche a prendersi cura di Rebecca sono la tata Maddalena, sensibile, affettuosa e quasi sempre in lacrime dopo la perdita di suo marito e dei suoi figli, e la zia Erminia, sorella gemella di suo padre, vivace, dinamica e intraprendente che però nasconde un segreto terrificante. Oltre ad esse c'è anche Lucilla, l'unica e vera amica che Rebecca abbia mai avuto, chiacchierona, impicciona ma molto simpatica ed estroversa.
Ma se Rebecca è brutta fuori, la sua bellezza si trova nelle sue mani perchè scopre presto uno straordinario talento per il pianoforte che potrebbe riscattarla dai suoi anni trascorsi nell'ombra....
La trama c'è, è profonda ma non ben sviluppata. Molti punti si perdono nel nulla e i personaggi non conquistano il lettore, essendo mal caratterizzati. Di per sè il romanzo è semplice, nulla di particolare, scritto in modo modesto e, nonostante sia molto ricco di colpi di scena e per nulla prevedibile nonostante il genere del libro, le svolte che si aspettano più di tutte praticamente non arrivano o, se arrivano, sono solo leggermente accennate. Ho trovato poi il finale alquanto frettoloso e inverosimile.
Ultimamente faccio un po' fatica a leggere libri nostrani, perchè la narrativa italiana di oggi mi sta un po'deludendo. Questo non è certo un esempio lampante, però non mi è proprio piaciuto al cento per cento.