Dettagli Recensione

 
La solitudine dei numeri primi
 
La solitudine dei numeri primi 2011-09-10 14:25:02 DanySanny
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
DanySanny Opinione inserita da DanySanny    10 Settembre, 2011
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La solitudine dei numeri primi

Su questo libro sono già state spese molte parole, ha diviso, colpito, deluso, ma anche, come nel mio caso, lasciato indifferente. Attratto dall'enorme successo e dai commenti entusiasti e dopo aver vinto un'iniziale diffidenza, ho iniziato a leggerlo. Ammetto che è scorrevole e si procede bene....fin troppo. Si resta in bilico e si percorre una strada fin troppo dritta, che non ha mai una svolta. Si legge e si continua a leggere, ma non c'è mai un fatto eclatante, un colpo di scena che dia quella marcia in più al romanzo. I due protagonisti vivono in modo tormentano, vinti da un fatto traumatico nell'infanzia. L'autore quasi li tortura, gli impedisce di trovare la felicità bloccati da un muro invisibile che li terrà costantemente separati. Mi sembra un libro cattivo nei confronti dei personaggi,una storia che indaga negli angoli più oscuri della psicologia umana. Questo è un libro triste, circondato dal'impossibilità di superare le difficoltà......una narrazione quasi deprimente. Ma la storia non decolla si limita ad avventarsi contro i suoi protagonisti e quella che poteva essere un'idea originale si trasforma nel banale e lascia indifferenti (o meglio ti trasmette tristezza e quasi pietà). Si prova un senso di frustrazione, quasi di pietà, ma non si sente quell'impulso che talvolta spinge a chiudere il libro.. Perché alla fine siamo tutti curiosi di sapere il destino degli altri e vogliamo conoscere le "sventure" altrui. In un vortice di tristezza, frustrazione e quasi depressione, i protagonisti viaggiano inevitabilmente su due linee parallele. Il libro non colpisce né negativamente, né positivamente, lascia semplicemente indifferenti. Non apprezzo lo stile dell'autore, ma sono certo che una storia del genere possa vendere e colpire i lettori, ma come spesso accade...a mio avviso...tanto clamore per nulla (o quasi nulla)...perché in fin dei conti, se ci pensiamo bene, il bello dei libri è questo:ognuno di essi, anche il meno apprezzabile, lascia qualcosa, qualcosa di irremovibile ed indissolubile: un frammento di vita.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
91
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca