Dettagli Recensione
I bambini non vanno trattati così...MAI
Libro duro e crudo con risvolti di aberrazione del genere umano che portano allo sconforto totale
Vi assicuro che è poco
leggete e ve ne accorgerete.
La trama:
Si parla di una cosa(molte triste) realmente accaduta, lo chiamavano il "Nido degli angeli" un Istituto(il Santa Rita) di Grottaferrata realizzato per l'accoglienza(??????????...diciamo per le torture è meglio, così ci capiamo) di bambini disabili o cmq con grosse difficoltà, gestito da una persona aberrante Maria Diletta Pagliuca che infliggeva sevizie e trattamenti a dir poco disumani a tutti i piccoli ospiti.
L'io narrante è Mario(personaggio che divenne anche famoso, dopo vi dico chi è) che fino a 12 anni ebbe la sfortuna di dover soggiornare al Santa Rita e narra e descrive le sue giornate all'interno dell'istituto.
Quello che spicca, a mio parere, in questo romanzo è la capacità dello scrittore di far emergere cmq e sempre anche di fronte a situazioni terribili come quelle descritte e subite da tanti bambini nel libro: la speranza.
Infatti tra sevizie varie(bambini legati al letto, malnutriti, bambini con la febbre lasciati al freddo e senza medicine etc) nasce una tenera amicizia tra il protagonista Mario e Francesco altro orfano rinchiuso in quest mini lager; così come sono molto delicate le pagine in cui Mario ci parla dell'affezione verso un gatto che gironzolava nell'Istituto e soprattutto il non perdersi mai d'animo e coltivare sogni di rivalsa, il tutto racchiuso nell'esternazione rischiosissima fatta da Mario ad una nuova insegnante delle sevizie celate e subite da tutti i bambini ospiti(cosa che si rivelerà determinante poi in seguito per la chiusura di questo luogo degli orrori).
Così come questa speranza di fondo e tangibile permea queste pagine
allo stesso tempo la ns società a tratti disgustosa e marcia ci rimbalza in faccia e ci tocca nel profondo(spero, per chi ha un minimo di animo sensibile).
La direttrice, con appoggi notevoli e importanti, dopo essere stata capace per tante volte di far vedere la realtà camuffata(sapeva in anticipo di eventuali blitz di carabinieri etc) viene incastrata e ingabbiata e...
si apre il processo!
Non vi dico come verrà giudicata e condannata quest'arpia
voglio solo dire che conosceva ed era molto amica del vescovo, del prefetto, di politici((fa il nome di uno famosissimo..spero che questo abbia smentito la conoscenza, me lo auguro vivamente)di tanti apparteneti alle forze dell'ordine etc
Ed è nauseante e stupefacente allo stesso leggere della sentenza
non vi anticipo niente
è da gustare la cosa(per dire come a volte gli esserei umani per miseri tornaconti personali
siano capaci di stravolgere anche cose abominevoli facendole passare quasi per banalità..)
Per concludere devo dire una cosa brutta
ma d'altronde voglio essere sincero fino in fondo
a me questo libro ha scatenato istinti omicidi(ahimè ci sono persone sia sul lavoro, che conscenti vari, qualche vicino di casa etc che a volte mi fanno pensare: ma questo/a deve proprio stare al mondo? Mah) , sarei un falso se non lo scrivessi.
Allo stesso mi ha fatto riflettere
sul quanto sia importante per tanti ragazzi straviziati di oggi saper apprezzare quello che hanno e quello che potrebbero non avere se solo la ruota della (s)fortuna avesse girato in un altro senso.
Infatti ho pensato(c'è sempre la mugliera adesso da convincere ..) di farlo leggere ai miei figli
pur essendo un libro sconvolgente
è bene che si sappia la vita che risvolti tremendi ha
Bel libro, con pagina commoventissisma finale
avevo già letto di Polidoro "il profeta del reich" molto scorrevole e suggestivo anche quello(ambientato nel mondo del circo durante la 2 guerra mondiale)
e con questo testo intensissimo Polidoro, per quanto mi riguarda, non fa altro che confermare la sua abilità scrittoria(ricordo che Polidoro è uno dei fondatori del Cicap di Pavia insieme a Piero Angela, quelli che smascherano i ciarlatani per intenderci)
Consigliato sicuramente
(ah Mario chi è?
l'ei fu Mario Appignani detto Cavallo pazzo
infatti i trattamenti subiti al santa Rita lasciarono il segno...)
Saluti
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Commenti
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scusa ma questo non è un giallo
il messaggio base che arriva dal libro è la malvagità che alcuni adulti perpetrano ai danni dei bambini
solo per tornaconto economico e carrieristico.
Che l'io narrante sia cavallo pazzo o il mago zurlì cosa cambia?
L'importante, a mio parere, è smascherare certi personaggi
e bravo Polidoro ad essere riuscito, con un romanzo avvincente dal punto di vista psicologico, ad arrivare al cuore dei lettori.
Saluti
Scusa non volevo sminuire la tua recensione che trovo veramente bella e sentita era solo il mio parere avendo letto il libro.
Ciao.
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