Dettagli Recensione
Il bacio della Medusa
Il primo lavoro della Mazzucco è già in grado di delineare le doti letterarie dell'autrice, le stesse apprezzabili nel corso di tutta la sua produzione posteriore.
Siamo di fronte ad una ricostruzione stupefacente di una vicenda di cronaca giudiziaria datata, da cui ha preso spunto la scrittrice, elaborandola e arricchendola di elementi di fantasia, regalandoci delle figure femminili indimenticabili.
Il fulcro del racconto è la donna, colta nelle peggiori avversità in cui la vita la può catapultare,ossia dallo strazio dello sfruttamento sessuale a danno di bambine orrendamente cedute dalle famiglie in mano a orchi pedofili, allo scandalo ignominioso sollevato dall'amore tra due donne, all'accettazione passiva di matrimoni di pura convenienza con uomini destinati a rimanere per sempre degli estranei a livello sentimentale.
Norma e Medusa sono esempi di donne inaffondabili, pronte a qualsiasi sacrificio pur di giungere alla agognata meta, per spogliarsi delle vecchie vesti pregne di dolori e vestirsi di abiti nuovi, per camminare libere dai vincoli cui il destino le ha incatenate per un lungo periodo.
Magistrale la caratterizzazione dei personaggi, la cui anima viene sviscerata e resa parlante, attraverso l'utilizzo di dissertazioni dal sapore filosofico, che spaziano dal ricordo concreto al vaneggiamento, tuttavia densi di pathos e perfettamente adeguati ai momenti di paura e disperazione cui versano gli attori sulla scena. L'urlo di dolore che si alza da queste pagine è straziante, il grido di angoscia prende corpo lentamente e giunge prorompente al termine della narrazione, mettendo a nudo tutta la fragilità dell'essere umano e al tempo stesso la forza ritrovata per cercare di non soccombere.
La peculiarità di questa lettura è l'enorme difficoltà che attende il lettore, in considerazione dello stile utilizzato dalla Mazzucco nella stesura di questo romanzo e del lento fluire che lo domina.
Lo stile è molto elaborato, corposo, iperdescrittivo, pronto a cogliere le estreme sfumature della mente e del cuore, esplodendo letteralmente nei momenti introspettivi, raggiungendo toni che esulano dalla narrazione e si avvicinano alla poesia.
Il linguaggio utilizzato è perfettamente in linea con lo stile narrativo, ossia ridondante e ricercato, un po' barocco, arricchito di termini in uso all'epoca e costellato di frasi in francese e in dialetto in uso nelle zone piemontesi di confine agli inizi del novecento.
Il romanzo non si legge agevolmente ed è adatto ad un pubblico avvezzo ad affrontare letture inpegnative, tuttavia il valore letterario è incontestabile e notevole, per l'approfondimento del contenuto e per l'espressione stilistica di questa nuova promessa del panorama letterario italiano.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Come sempre: grande Silvia! :)