Dettagli Recensione
L'ultima eredità
Matilde non è più in fuga dai ricordi del passato, si è stabilita ad Orvieto ed è ormai inserita nella piccola comunità e anche in questo secondo libro deve risolvere un piccolo giallo; qualcuno scava nel cimitero della cittadina, ma anche in quello di guerra e perfino nella necropoli etrusca. Non profanazioni ma buche vicine alle tombe. Chi è e cosa cerca il misterioso scavatore? La risposta viene dal 1944, dalla seconda guerra mondiale.
Avevo apprezzato il primo libro, “La libraia di Orvieto”, purtroppo questo secondo volume della “serie” non è all'altezza del primo e non soddisfa le speranze che aveva suscitato. Il “giallo” è veramente poca cosa, i personaggi già introdotti nel primo libro sono impalpabili, l'ironia sconfina nel grottesco, i drammi del passato di Matilde, la protagonista, vengono accennati in poche righe e continuano a non essere affrontati non donando spessore al personaggio che invece è interessante e meriterebbe. Aspetto il terzo libro, secondo me la libraia di Orvieto merita un'ulteriore chance.
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