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La solitudine dei numeri primi Hot

Narrativa italiana » Romanzi

La solitudine dei numeri primi 2011-07-20 21:00:57 Ophélia Queiroz

Voto medio		1.8
Stile		1.0
Contenuto		2.0
Piacevolezza		2.0

Opinione inserita da Ophélia Queiroz 20 Luglio, 2011
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la solitudine dei numeri primi

Non che mi aspettassi granchè. Ok, come già notato da altri il titolo è intrigante, peccato che non sia nemmeno stato partorito dalla fiacca immaginazione dello scrittore, ma sia stato successivamente imposto dalla casa editrice. Tutta la vicenda ruota attorno alle tristi vite dei protagonisti, lui autolesionista incallito, lei anoressica, rapporti familiari difficili, traumi infantili che si ripercuotono nell'età adulta (che originalità!). Entrambi insicuri, affetti da una sorta di comune impotenza esistenziale che li unisce, ma allo stesso tempo li rende incapaci di stare insieme. La trama è piatta, manca un'acuta analisi psicologica dei personaggi e lo stile è quello facile facile che sembra esser tanto gradito da un pubblico pigro. Più che un libro ha la schematicità della sceneggiatura di un film, anzi la netta impressione che ho avuto è stata che l'autore, anzichè approfondire il racconto si limitasse a illustrarlo come se stesse effettivamente descrivendo superficialmente delle scene che passano su uno schermo. Nell'insieme comunque non funziona, si fa leggere facilmente ma manca sia la forma che la sostanza.

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5

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Inviato da Fermìn90
21 Luglio, 2011

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Bah non ho ben capito perché fai riferimento al titolo come unico elemento positivo quando poi esso rimanda ad un concetto bene espresso e affrontato nel libro. Poi dire che non sia scritto bene e' secondo me un po' azzardato, insomma non e' certo uno stile sofisticato ma almeno e' ben strutturato e scorrevole. Ma soprattutto rispecchia in pieno il senso di freddezza che pervade tutta l'opera.

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Inviato da EvaBlu
21 Luglio, 2011

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Miki, ho letto pure la tua di recensione... A differenza di tanti altri tu ne sei rimasto affascinato! :))
Che dici, mi piacerebbe? E dire che sto sempre lì lì per comprarlo!..
Devo decidere prima che a casa mi propinino il film che hanno già provveduto a registrare... mmmmmmmhhhhhhh...

Inviato da katia 73
21 Luglio, 2011
Ultimo aggiornamento:
21 Luglio, 2011

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Sono completamente d'accordo con la tua recensione.
A molti il libro è piaciuto ed è giusto sia così se la pensassimo tutti nello stesso modo sai che noia...

Inviato da Fermìn90
21 Luglio, 2011

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Eva hai proprio ragione, questo libro mi ha offerto una visione alquanto interessante di un tema che mi ha sempre affascinato. In ogni modo ti consiglio di leggerlo, quanto meno ti farai una tua idea :)

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Inviato da Ophélia Queiroz
22 Luglio, 2011

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E' vero, il concetto di fondo è presente anche nel libro, il problema è il modo in cui è trasmesso. Nel titolo è presentato con termini accattivanti, se non fosse stato così non mi sarebbe neanche mai saltato in mente di leggere il romanzo, che non rientra proprio nel mio genere! Poi il tema dei due spiriti simili che pur desiderandosi non riescono mai a incontrarsi è piuttosto comune, è il modo in cui è trattato che fa sì che il risultato sia un capolavoro o un'opera mediocre.

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