Dettagli Recensione
Il miglior romanzo italiano di questi ultimi anni
Ma che cosa cercano in un romanzo i lettori ai quali non è piaciuto questo bel romanzo d'esordio di uno scrittore venticinquenne? E' il più bel libro da molti anni a questa parte. prosa "ridondante"? Finalmente una prosa, in un panorama sconfortante di sciattezza, anche nei libri di scrittori alla moda o celebrati. Se la prosa di Giordano è ridondante allora lo è anche quella di Gadda o di Pasolini o di Javier Marías, per citare lo scrittore vivente più grande che oggi ci sia. La prosa di Giordano ha stile. Cosa che manca in genere a quasi tutti gli scrittori italiani di oggi. O si vuole una prosa da messaggini telefonici? Angoscia? senza speranza? Ma che cercano, ripeto, molti lettori in un romanzo? Per la speranza e la consolazione ci sono lo psicologo e il prete. Un romanzo affronta la realtà della sua epoca, e la nostra di speranze non ne dà molte. E poi: c'è speranza nel Werther di Goethe o nella Recherche di Proust? per ritornare a noi, nei romanzi e nei racconti del grandissimo Gadda? in Calvino? c'è speranza nella prosa di Leopardi. a tutt'oggi il migliore osservatori dei "costumi" italiani. Giordano inoltre, per sua e nostra fortuna, non appartiene alla schiera dei letterati o letteratucoli già sbeffeggiati dall'Alfieri, sempre disponibili a seguire una moda e a servire un potente, proviene dalla ricerca scientifica, come Gadda, guarda caso. Forse nasce da questo l'esattezza dell'osservazione e della sua prosa, la lucidità senza lacrime dello sguardo, la secchezza che non addolcisce il dolore. Chi non ha ancora letto il romanzo, lo legga. Quanti poi avendolo letto lo abbiano trovato appunto angosciante, cupo, ridondante, si leggano, per guarire dalla propria superficialità, "La cognizione del dolore" di Gadda. Forse finalmente capiranno che cosa significhi essere scrittore.