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Le irregolari
Autobiografico. Il nonno di Massimo Carlotto, un anarchico antifascista, pagò a caro prezzo il suo rifiuto della tessera del partito. I suoi familiari non seppero mai niente della sua vita in Argentina, lui stesso non ne parlava mai.
Ho sentito parlare per la prima volta dei "desaparecidos" negli anni ottanta, a scuola ci proiettarono "La notte delle matite spezzate" di Héctor Olivera, ricordato pure nel libro, purtroppo il nostro professore di lettere era troppo democristiano e si limitò solo alla narrazione didattica della dittatura in Argentina. In questo libro Carlotto narra tante storie assolutamente vere e rispettivamente documentate.
In Italia si parlò poco della "desaparecion" e a tutt'oggi è una storia tristamente dimenticata, e pensare che fra i 30.000 desaparecidos ci sono italiani, figli di emigranti e cugini dello stesso autore. Tutti atrocemente torturati, uccisi nella maniera più terribile ed inimmaginabile e triste il destino dei loro figli, nati nei campi di concentramento depredati dalle famiglie e venduti.
Le "Irregolari" sono le donne di Plaza de Mayo che non avevano accettato la morte dei figli e il rapimento dei nipotini e che hanno sacrificato la loro vita alla lotta del regime e alla ricerca di figli e nipoti spariti nel nulla.
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Brava per aver messo in evidenza anche questo libro!
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