Dettagli Recensione
Una storia, tante storie...
La Mazzucco racconta la storia di due ragazzini Vita e Diamante che a soli nove e dodici anni , si ritrovano su una nave diretta a New York alla ricerca di una vita migliore. L’autrice prende spunto dalle tante lettere, dai documenti di archivio e dagli aneddoti ripescati dal cassetto della memoria dei suoi parenti per scrivere questo romanzo, che in definitiva diventa una bella biografia (o quasi) della sua famiglia. Ma in realtà si tratta di tante storie , storie di tutti coloro che nel corso del 900 sono stati costretti a migrare in terra straniera; la condizione di questi migranti è descritta in maniera sorprendentemente viva ed efficace: considerati come criminali, costretti a qualunque tipo di privazione e sacrificio, sfruttati dalla mano nera. Durante la narrazione ci sono degli intermezzi in cui l’autrice ci parla delle sue lunghe e accurate ricerche , che sinceramente sono un tantino pesanti e creano confusione nell’economia generale del racconto, che comunque risulta ben scritto.
Un tema molto affascinante (e anche particolarmente attuale) che coinvolge un po’ tutti: è stato strano per me leggere sul monumento di Ellis Island , l’isoletta di fronte New York dove gli emigranti sbarcavano sotto lo sguardo fisso della statua della libertà, i nomi dei miei antenati. Bisogna ricordare perché in fondo è vero quello che dice l’autrice : “La gente pensa che i ricordi rendano tristi. Invece è vero il contrario. Si diventa tristi quando si dimentica”
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
grazie per la rece Fermin:-)))
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Mi piace molto come scrive la Mazzucco,unico neo del libro sono qegli intermezzi, come li definisci tu, che dettagliano il lavoro di ricerca, andando a spezzare la fluidità della narrazione. Per il resto è un buon romanzo.
Io ho letto anche "La lunga attesa dell'angelo", un ottimo romanzo!