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stabat mater
Questo romanzo di Tiziano Scarpa mi ha conquistata per la ricercatezza e la cura del linguaggio.
Mai banale, profondo, a tratti onirico, certo non un libro facile ma davvero di buon livello letterario.
La trama in sè è molto semplice: si tratta della storia di una giovane orfana che nel '700 è ospitata nell'Ospedale della pietà a Venezia.Qui le giovani più dotate vengono istruite alla musica. Il soggiorno di Cecilia coincide con il periodo in cui viene data la cattedra d'insegnante di violino ad un giovane sacerdote: il suo nome è Antonio Vivaldi.
Da qui la vita di Cecilia inizia a cambiare, in modo sempre più radicale. Si tratta di uno squarcio suggestivo sulla vita interiore di una giovane orfana che si interroga sul senso della vita, sulle sue origini e sul suo futuro. Vengono ben descritte anche le condizioni di vita delle orfane presenti nell'Ospedale.
In questo affresco settecentesco la cornice è data dalla musica che entra prepotentemente tra le pagine del libro e coinvolge a tal punto il lettore che in alcuni passaggi sembra quasi di assistere ai concerti descritti. In tutto questo svetta la magnifica figura di Antonio Vivaldi.