Dettagli Recensione
Mah...
Era grande la mia curiosità verso questo libro, le cui recensioni sono a dir poco entusiastiche.
Ho trovato la prosa di Giordano inutilmente ridondante in certi punti. Il ricorso continuo a metafore, metonimie, figure retoriche a volte sembra quasi un esercizio stilistico fine a se stesso. Nello sforzo di apprire adulta, la narrazione diventa paradossalmente infantilistica.
Il tratteggio dei personaggi è incredibilmente efficace ed incredibilmente superficiale allo stesso tempo. Qualcuno potrebbe dire che in questo sta la bellezza del libro. Io dico che, dopotutto, restano troppi spazi vuoti che si prestano a troppi dubbi e domande e che rendono difficile, se non impossibile, dare forma alla storia. Infine, bellissimo, struggente e forte il ritratto della spietata solitudine dei protagonisti ma definire catartico il finale mi sembra eccessivo. Piuttosto, è il trionfo della sconfitta, della cristallizzazione definitiva dell'incomunicabilità. Bravissimo Giordano a ritrarre i problemi della nostra epoca, ma da uno scrittore giovane mi aspetto un briciolo di speranza, che non significa banalizzare l'opera con uno scontato happy end, ma dare almeno un senso compiuto alla storia. Non è una svolta, è la definitiva caduta nel baratro. Come dire, un'ottima capacità di analisi e zero di sintesi. Un'equazione incompiuta.