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Notturno Indiano
“Questo libro, oltre che un'insonnia, è un viaggio. L'insonnia appartiene a chi ha scritto il libro, il viaggio a chi lo fece”.
Un piccolo ed intenso libro scritto da Antonio Tabucchi (tra i maggiori scrittori italiani) che racconta la storia di un viaggio attraverso la terra dell’india alla ricerca di un amico scomparso ma…….l’inizio di un viaggio può essere anche l’inizio di qualcos'altro: di un viaggio nel viaggio!
Sicuramente un libro non facile, la cui comprensione passa su livelli, piani ed emozioni diverse e che lascia ampissimi spazi alla riflessione.
Fa da sfondo alla storia l’India in tutto il suo splendore, magia e contraddizione; ricchezza e miseria splendidamente descritta da Antonio Tabucchi, che in questo romanzo dà una grande prova del suo talento di scrittore.
Questo romanzo è un viaggio nella solitudine umana ma non quella triste ed abbandonata che risulta essere solo uno sterile tormento dell’anima; questo viaggio invece attraverso il silenzio della solitudine porta alla percezione del sé, porta all'osservazione per conoscersi.
La storia è il resoconto di viaggio narrato in prima persona, il narratore percorre l’india alla ricerca del suo amico Xavier attraverso varie tappe che lo porteranno da Bombay a Goa e durante il viaggio si sviluppano gli incontri più disparati.
Ricorrerà spesso nel libro il tema degli incontri casuali ma decisivi per gli eventi, incontri che avvengono così per caso e con persone che non vedrai mai più ma con le quali si instaura una immediata confidenza.
Il viaggio del protagonista è anche un viaggio interiore che lo porta a ritrovare e a riconoscere se stesso; Roux partito alla volta dell’India per cercare un altro (Xavier) finisce per trovare se stesso in un’imbarcazione con tante luci ma…………… il colpo di scena finale lo scoprirete solo leggendo il romanzo.