Dettagli Recensione
Sgradevole e deludente
Ho appena finito questo libro con l'amaro in bocca. Reputo che sia un libro nettamente inferiore ai precedenti scritti dalla Mazzantini per stile e narrazione. Il tentativo di uscire dai soliti cliché nello sviscerare la fine di un matrimonio conduce il libro verso una sgradevole e reiterata caduta di stile. L'autrice fa abuso di parole licenziose e ricorre ad espressioni spiazzanti nella loro crudezza solo perché probabilmente a corto di idee. In più passaggi del libro mi sono sentito disturbato da ciò che leggevo ed ho avuto la sensazione che la storia dei protagonisti venisse gratuitamente depredata di ogni respiro poetico per scadere esclusivamente in immagini torbide. Gli eventi, inoltre, appaiono scollegati e mal collocati sequenzialmente creando confusione nel lettore sulla rovinosa caduta di questo amore. Trovo che questo stile "maledetto" mal si addica ad una scrittrice che in passato ci ha dato prova di capacità letterarie ben migliori. Un libro che cerca di essere tremendamente attuale e risulta solo inutile. Bella tuttavia l'immagine dell'anziana coppia e le ultime dieci pagine del libro.
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...tutte-quelle-teste-buttate-contro-la-plastica-sporca-alla-fermata-dell'autobus: poche parole e si apre lo scenario di un mondo, della gente normale, la gente come noi, che stanca magari aspetta di tornare a casa, con i suoi pensieri, i cuori coperti dalla polvere del quotidiano e le teste pesanti buttate li in attesa di un mezzo e dell'avverarsi di un sogno. Ci vuole bravura per riuscire a fare uno schizzo con pochi tratti di matita, così come ci vuole bravura per trasmettersi ed imprimersi con poche parole. E se poi le parole rimangono, allora significa che tanto inutili non sono state.
Questo naturalmente a prescindere dal valore complessivo della narrazione alla cui riuscita devono comunque concorrere una serie differente di fattori.
Sì, temo che le persone oggi giorno arrivino a sentirsi molto sole, sommerse dai ritmi frenetici della quotidianità, soffocate dalla complessità del vivere moderno che a volte rende più difficili persino gli interscambi più semplici. Ed è forse paradossale in un’epoca le cui fondamenta vanno ricercate nell’estrema facilità di comunicazione. È per questo che apprezzo quegli scrittori in grado di radiografare, pur attraverso uno stile non propriamente narrativo, gli stati d’animo più nascosti ed intimi della nostra realtà. È per questo che, pur non essendo rimasta entusiasta dall’ultimo lavoro della Mazzantini, non mi sento di ritenerlo inutile o sgradevole.
Naturalmente ribadisco che rispetto ed apprezzo ogni giudizio ed ogni punto di vista. Adoro i confronti costruttivi :))
Syd, Katia, Alessandro (o chiunque voglia fare un confronto con Nessuno si salva da solo) sarebbe bello sapere
cosa ne pensate, sempre che non l'abbiate già letto e naturalmente che qualche volta vi sentiate ed abbiate voglia di farlo ;))
Ho anche scoperto che verrà, a settembre, a Matera per il Women fiction festival :)
Comunque ho deciso di comprare, non so quando, "Venuto al mondo". A quanto pare viene riportato come la sua opera per eccellenza. Poi vedremo.. :)
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Detto ciò, potrei discuterne e concordare su alcuni punti...ma sullo sgradevole proprio no. Il racconto è forse "amaro" ma non sgradevole (almeno secondo il mio punto di vista).
E ti dirò, personalmente ho trovato invece molto scontata e banale proprio la figura degli "anziani del tavolo accanto".
Certo, ogni giudizio è soggettivo e da rispettare, però mi piacerebbe sapere cosa ne pensa a riguardo anche qualcun altro che ha già letto il romanzo.
Ciao, la recensione mi è comunque piaciuta :)